#274 - 14 novembre 2020
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
comunicazione

Un vezzo che ha invaso la nostra parola e il nostro scrivere

Inglesismi a perdere

Di

Giancarlo Salvoldi

"Lock down"? , "Cluster"? "Triage"? "Drive in" da questa parte, "Drive through" di là? No, grazie.
Non sarebbe meglio dire "Tamponi in auto" o "Tamponi al volo?" o "Postazione mobile" ?
E' già abbastanza difficile ed ansiogena la situazione per complicarla con termini che sono perfetti nel Galles o in Scozia ma che sono un insulto nelle valli lombarde, nel Salento, a Tor Bella Monaca, o sulla Domiziana.
I disgraziati che sono stati ore a fare code di giorno e di notte con dei bambini in macchina, meritano di essere accolti con scritte che disorientano maggiormente invece di facilitare?
Alcuni commentatori televisivi, come della carta stampata, si precipitano come falchetti su quei termini nuovi, e ignoti anche a loro stessi, per sciorinarli ad "épater le bourgeois". Con la differenza che nel XVIII secolo i giacobini si divertivano a danno dei borghesi, mentre oggi il danno ricade sulle periferie geografiche e culturali, e va ad accrescere la paura e lo smarrimento di chi non sa cosa lo aspetta e se e come e dove potrà ricevere aiuto. Ma lo sanno che le massaie italiane non masticano le lingue straniere come la pastasciutta?
Troppi nel mondo della comunicazione pensano al loro servizio giornalistico ed al loro narcisismo e forse trovano banale mettersi umilmente al servizio di chi è nella difficoltà e nel bisogno.
Ma se non riescono a praticare la carità cristiana dovrebbero almeno comportarsi democraticamente ed avere rispetto dei più che conoscono solo l'italiano e a volte solo i dialetti.

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