#271 - 3 ottobre 2020
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fotografia

Roma - AntiGallery

Carmelo Macri: Humans

A way of life nell’ambito della rassegna di opera fotografiche

FotograficaMonti - 8 / 28 ottobre

A cura di Barbara Martusciello

Carmelo Macri: Humans

La serie di fotografie in mostra in questo undicesimo appuntamento della rassegna FotograficaMonti porta la firma di Carmelo Macri (Taranto, 1979) ed è radunata sotto il titolo di Humans. A way of life. Se ne comprende subito il senso, che parte dai tanti viaggi dell'autore in giro per il mondo; ma, come scrive la curatrice, Barbara Martusciello, Macri nelle sue esplorazioni non dimentica mai di portare e di usare la macchina fotografica e da più di quindici anni le due passioni – il viaggio e la Fotografia – sono strettamente legate. Quindi: Carmelo Macri è un viaggiatore e un fotografo.

Carmelo Macri: Humans

Qual è il suo tipo di sguardo?
Come operator è alla continua ricerca dell'altro da sé: è stato in circa ottanta Paesi del mondo sempre cercando di scoprire realtà apparentemente lontane da lui, straniere, meno globalizzate, con un desiderio di conoscenza da portare avanti proprio tramite il suo girovagare e la sosta fotografica. Sì, la sosta: infatti, la sua è una pratica lenta, nel senso che vuole il suo tempo per riuscire a non fermarsi sulla soglia di quanto è osservabile; ma poi lo scatto è istantaneo, ha una sua istintività, è a tu per tu con i soggetti immortalati, sempre allontanando qualsiasi atto predatorio dell’obiettivo.

Carmelo Macri: Humans

La presenza umana è basilare, nella sua Fotografia, che rivela una curiosità empatica del suo autore e un carattere quasi antropologico perché tutto è incentrato – come ci dice egli stesso – “sulle differenti peculiarità e stili di vita delle popolazioni incontrate”.
La bellezza, che c’è, è proprio in questa verità, normalità e indagine sull’esistenza individuale e delle comunità che egli inquadra e che restituisce come parte integrante del territorio, quasi in comunione con il paesaggio.

Carmelo Macri: Humans

Ogni immagine – in bianco e nero dai netti contrasti – è un riassunto verosimile di accadimenti possibili e, allo stesso tempo, attivatrice di diversi sviluppi narrativi: che storia hanno i panni lavati al fiume dalla donna a Cebu, Filippine? Che cosa passa davvero per la testa al bambino ritratto tra gli amichetti giocosi a Katmandu, Nepal? Che destino sarà riservato all’anziana che a S. Caterina di Palopo - Guatemala - sta entrando in farmacia del pueblo? Dove vanno i ragazzini di spalle intabarrati in abiti tradizionali? Quando potranno riposarsi le mondine nelle risaie di Pingyao (Cina)? Quali i pensieri della surfista della Nuova Zelanda di fronte all'immensità del suo mare e le sincere emozioni del gaucho nel vasto agro della Patagonia in Argentina? Che rapporto c’è tra cavallo e cavaliere che lo doma nel tipico rodeo in Costa Rica?

Carmelo Macri: Humans

Il percorso fotografico di Carmelo Macri, nato da una passione sempre più consapevole e affinata grazie all'esperienza sul campo, arricchita da un personalissimo background, spalanca ai nostri occhi, attraverso ogni rappresentazione, un plot dove l'attenzione alla temperatura psicologica e sociale delle persone e delle collettività dei Paesi visitati e conosciuti va di pari passo, abbiamo detto, con quella per il paesaggio; questa restituzione di articolato spectrum – per dirla alla Barthes – dunque ci svela liriche e talvolta eroiche esistenze che sembrano esotiche, lontane da noi ma che invece – come Macri pare intendere – sono più vicine di quel che crediamo. E non c'è nulla di più opportuno dell'istantanea per indicarcelo, e di più efficace e accattivante del “catturare la vita nel momento in cui accade, per caso.” (cit.: Steve McCurry).

Carmelo Macri: Humans

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