#271 - 3 ottobre 2020
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di DOMENICA 31 AGOSTO quando lascerà  il posto al numero 366. - BUONE VACANZE A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Ambiente

«Se le previsioni degli scienziati si rivelano esatte sul futuro degli oceani,
dell’atmosfera e del clima, dei ghiacciai e degli ecosistemi delle coste di tutto mondo,
dobbiamo chiederci quali parole potranno contenere questioni di tale portata.
Quale ideologia può includerle? Che cosa dovrò leggere?»

Il tempo e l'acqua

di Andri Snaer Magnason - Iperborea editrice

L’Okjökull, un ghiacciaio che da tempi immemorabili si ergeva su quasi venti chilometri quadrati di suolo islandese, oggi è una misera striscia di ghiaccio inerte, e nei prossimi duecento anni potrebbero essere dichiarati morti anche tutti gli altri ghiacciai dell’isola.

Il tempo e l'acquaIl tempo e l'acqua

Ma prima di allora, sulla terra intera, i nostri figli e nipoti vivranno già in un ambiente molto diverso da quello di innumerevoli generazioni del passato: l’aumento delle temperature e del livello dei mari e lo stravolgimento chimico delle loro acque provocati dalle attività umane avranno distrutto ecosistemi millenari, potenziato uragani e inondazioni, eroso terre abitabili e coltivabili e costretto a migrazioni di massa le specie viventi, compresa la nostra.
E allora perché restiamo immobili, o quasi? Forse perché quei cento o duecento anni non li sentiamo così vicini, e perché gli appelli allarmati degli scienziati sul «riscaldamento globale» o sulla «acidificazione degli oceani» non riescono a toccarci cognitivamente ed emotivamente: resteranno rumore bianco finché il passato collettivo, i miti, la fantasia non consegneranno loro un’anima, consentendoci di interiorizzarne un’immagine e un significato.

Il tempo e l'acquaIl tempo e l'acqua

È questo il compito che si è dato Andri Snær Magnason, un narratore che alla scienza e all’attivismo ambientale ha dedicato la vita. Intrecciando storie di famiglia, conversazioni future tra figlie e pronipoti, interviste al dalai-lama, incursioni nella poesia scaldica e in quella romantica, scoperte di nessi inaspettati, come quello tra Auðhumla e Kamadhenu, mucche ancestrali di mitologie tra loro lontane, Il tempo e l’acqua «racconta» i dati scientifici, li immerge nel patrimonio culturale comune per investirli di senso, e aiutarci a fare un piccolo passo più in là.

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