Attesa
di Dante Fasciolo
Il mondo è un animale,/ha le antenne,/percepisce i sussurri,/
raccoglie lamenti,/piogge, offese,/affanni,/
congiunge i fiumi/della terra al mare,/
li trascina,/alimenta le nubi,/coltiva alberi alti e piccoli,/
colonne, templi, arbusti, erbe./
Nota e annota sogni/e piccoli segreti/che vagano dall'anima/
dai recessi del corpo/e della mente,/
l’universo è un ventre/dove tutto si agita,/
si agita, si restringe/e poi scompare nell'infinito./
Sono versi della poetessa Màrcia Theophilo
che bene rappresentano il nostro mondo,
anzi, il modo in cui noi viviamo questo mondo,
in un tempo che sembra sospeso
e che tutto accumula disordinatamente
in attesa di qualcosa che possa ristabilire
quell’equilibrio che ci sembra di aver perduto.
Automi con animi sopiti,
perfino i battiti del cuore mortificano il loro suono
e la parola sembra uscire mozza dalle labbra raffredde…
l’attesa dilata questo tempo smorto
mentre sale l’ansia e un dolore profondo
scaturisce da non so dove e si espande sordo…
Viviamo un mondo animale
nell’ infinito ventre dell’universo,
solo versi del poeta
rendono accettabile un’attesa salvifica.