Una risposta al nuovo sentire l'arte fotografica
Aldo Ferradas: foto creativa
Aldo Ferradás, italo/argentino, è un artista poliedrico. lo dimostrano le sue grafiche, le foto, i video e il suo libro ultimo "Il signore del sacco dei sogni": una storia, una bellissima favola sulla vita, la ricerca del destino, l'apprendimento e la volontà di non mollare mai.
Aldo Ferradás proviene dal mondo della pubblicità e della grafica. Dopo aver terminato i suoi studi in Belle Arti a metà degli anni '80, ha a lungo esplorato vari linguaggi artistici come graffiti, fotografia e radio, partecipando inoltre come illustratore in una pubblicazione underground - la mitica “movida” di Buenos Aires - insieme ai famosi giornalisti Tom Lupo e Juan Castro.
Già nel 1988 le sue opere avevano generato abbastanza polemiche da attirare l'attenzione di alcuni critici, e per ciò invitato ad esporre alcuni dei suoi lavori presso il Centro Cultural Buenos Aires (attualmente Centro Cultural Recoleta), la più importante galleria d'arte contemporanea emergente d'Argentina.
Questa mostra, esplosa con forza, suscitò scalpore per il suo tema, "Ritratti di anime", ma
soprattutto per il materiale scelto, il proprio sangue, nel panico per l'allora recente pandemia di
HIV; fu accolta con ottime critiche dalla stampa specializzata, sebbene il pubblico
temesse di avvicinarsi alle opere per paura del contagio di una malattia di cui si sapeva pochissimo.
(Catalogo della mostra • “Ritratti di anime ”di Aldo Ferradás al Centro Culturale Recoleta - note • Facebook
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Successivamente Aldo Ferradás pone maggiore attenzione all'arte per la comunicazione pubblicitaria e la fotografia di moda. Dal 2010 inizia a ripercorrere la sua originaria strada, tornando al mondo artistico con i suoi interventi fotografici e ora con il suo libro "Il signore del sacco dei sogni" edito da Amazon, in cui racconta di un pellegrino in viaggio tra favola e riflessione filosofica attraverso la vita, le paure e le aspirazioni del suo protagonista.
Fra tanto, sta lavorando anche in funzione di una mostra a Roma (in attesa per i vincoli del Covid-19, altra pandemia che di nuovo interferisce con il suo lavoro) con una serie di interventi fotografici dal suo inconfondibile timbro di identità, che qui presentiamo con immagini che riteniamo esplicito intreccio di bellezza e creatività capace di condurci lungo binari di autentica arte, nella prospettiva di una sempre più significante risposta alle esigenze culturali delle nuove generazioni.