#268 - 25 luglio 2020
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 19 aprile, quando lascerà il posto al numero 350. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Costume e Società

IL Brigante d'Abruzzo

C'era una volta, ora non più

Di Dante Fasciolo

La bisaccia e lo schioppo e la croce,
non mancano mai nel tuo abbigliamento;
c’è poi il cappello di feltro e di lana,
e, indispensabili, pesanti scarponcini di cuoio.
Sei così da capo a piedi, di giorno e di notte,
in estate e in inverno, e la tua barba nera
cresce ogni giorno di più, perché sempre di più
s’allontana il giorno di un’autoaccorciatina.

IL Brigante d'Abruzzo

Vivi per lo più in montagna,
e scendi a valle con i tuoi compagni
per fare scorribande, rapine e omicidi:
per indole violenta, per fame, per vendetta.
Di qua e di là della Majella, al nord e al sud
del vasto e selvaggio e impenetrabile territorio d’Abruzzo,
sposti i tuoi rifugi e ti lasci influenzare e guidare
dai comandi borbonici o pontifici, tuoi riferimenti.
Tanti i tuoi nomi sinonimi di terrore:
Antonio La Vella a Sulmona, Pasquale Mancini a Pacentro,
e Marcucci, Mecola, Tamburini, Valerio, Croce di Tola…
tristemente attivi fino al 1870, fine della guerra.
Restano parole: “I cafoni veggono nel brigante
il vindice dei torti che la società loro infligge”…
scolpite con altre nelle rocce della tavola del brigante
gelosamente custodita da Madre Majella.

IL Brigante d'AbruzzoIL Brigante d'Abruzzo

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