Il cammino dei briganti
Di Dante Fasciolo
100 e 100 volte questi sentieri sono stati la via di fuga e rifugio per i briganti inseguiti dagli eserciti papalini o quelli borbonici, che sempre, stanchi e beffati, desistevano e tornavano indietro a mani vuote.
100 chilometri, uno più uno meno, degli antichi inestricabili sentieri battuti con audacia dai briganti, sono oggi trasformati in un “cammino” che attraversa uno dei territori più suggestivi a cavallo tra gli odierni Abruzzo e Lazio.
Un rosario di boschi lussureggianti, di radure assolate fiorite , di fresche silenziose acque, di borghi incastonati sui profili collinari, di antiche testimonianze di vita e di lavoro…un antico legame che rende le vicende delle genti di qui ricordo doloroso e di simpatia allo stesso tempo.
Dunque si parte, opportunamente equipaggiati, da uno dei paesi interessati: Sante Marie, “città del castagno”, 850 metri sul livello del mare; la mappa indica una prima tappa, poco meno di 6 km per riscaldare i muscoli…e si comincia a salire lentamente fino oltre i 1000 metri di Santo Stefano scenografia presepiale.
Nuova tappa: direzione Valdevarri con il suo famoso “inghiottitoio”, cavità ipogea caratterizzata da fenomeni di erosione inversa, e Nesce che specchia le sue piccole case nel fiume Salto rivaleggiando con l’immagine di Poggiovalle, il paese dei briganti per antonomasia, posto sull’altra sponda del fiume, oltre la collina.
3° giorno, in cammino per 17 chilometri, lieve dislivello in salita fino ai 940 slm, verso Villerose, sede di storiche chiese medievali; e Spedino, col suo birrificio nella piana: I passi costeggiano il fiume Salto e accompagnano il suo ritmo fino alla sterrata che porta a Cartore, una delle sedi della pirateria del comprensorio, situato alle pendici delle Montagne della Duchessa, complesso di vecchi casali ristrutturati dalla Settima Comunità Montana Salto – Cicolano.
Ancora una tappa: da Cartore si risale al Passo Le Forche, sotto il Monte Velino, e si scende
a Santa Maria in Valle Porclaneta, altro luogo carico di suggestioni, tra le quali una magnifica
chiesa romanica, capolavoro d’arte del X secolo; 8 km, si scende di 100 metri e siamo a Rosciolo,
antico borgo ricco di storia, di chiese e custode di una secolare roverella.
Rosciolo – Magliano de’ Marsi – Casale Le Crete (Tagliacozzo) il cerchio sta per concludersi.
Si attraversa Magliano, si scala il monte San Nicola (non c’è da spaventarsi) e si scende al
Casale Le Crete optando per due itinerari, l’uno per Sorbo, l’altro per la Scurcola Marsicana.
Senza faticare troppo, percorso ondulato, ultima tappa… e siamo a Sante Marie, partenza e arrivo
del “Cammino dei Briganti”… tranquilli non se ne incontrano più.
Piuttosto, quasi dimenticavo il più bello…Spazio finito!? Ultima riga!? Beh! Lo scoprirete se decidete di andare.
Buon Cammino.