#263 - 16 maggio 2020
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Anniversari

In occasione dei cento anni dalla nascita di Karol Wojtyla - 18 maggio 1920

Città del Vaticano - Piazza San Pietro

Nel cuore di tutti

i giovani del mondo

Nel ricordo dei solenni funerali del Papa Giovanni Paolo II 08-04-2005

di Dante Fasciolo

Nel cuore di tutti

i giovani del mondo

“…e se mi sbaglio, mi corriggerete…”
hai detto affacciato alla finestra il giorno primo del Tuo Pontificato.
Lo hai detto con un sorriso e con voce ferma e possente,
allungando lo sguardo fino ai limiti della piazza gremita di ansia e di gioia.
E da quel momento hai iniziato Tu a correggere tutti noi:
hai costretto i nostri pensieri a seguirti fin dentro i Tuoi,
hai segnato le strade da percorrere senza paura
e i traguardi da raggiungere consapevolmente.
Non ti sei risparmiato di annunciare la Redenzione
ricordando a molti la benevolenza del Salvatore,
ma hai con forza additato la nostra responsabilità civile e morale
nel presentarci le miserie del mondo causate dall’uomo.
“…non abbiate paura, aprite le porte a Cristo…”
hai gridato, per sollecitarci all’impegno quotidiano,
e milioni di uomini hanno sentito forte un nuovo impulso
e moltiplicato dentro se stessi e verso gli altri il senso dell’amore.
Sarai Beato per la Chiesa, ma da lungi lo sei per i nostri cuori;
“…santo subito…”
abbiamo invocato insieme a migliaia di giovani di tutto il mondo
il giorno in cui sei tornato alla Casa del Padre.
Identificati umili seguaci nella Tua Verità,
ci piace ora ricordarti che ciascuno di noi
si nascondeva nel tenace piccione che scompigliò i tuoi canditi capelli,
e in quel soave venticello che sfogliava il Libro dei Libri sulla bara,
per accompagnare i tuoi passi oltre i confini terreni,
lungo i pascoli della Serenità Celeste.

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