Televisione, gioia e dolore
Zapping
Frammenti semiseri di cronaca televisiva
di Luigi Capano
I giorni paiono scorrere con una rapidità inconsueta e nonostante la stasi apparente si avverte intorno un fermento di attività, un brulichio di iniziative, un desiderio di contatto e di dialogo che trova massima espressione e sfogo nella rete, la più mirabile e provvidenziale invenzione degli ultimi decenni.
Da un mese a questa parte, la terra è diventata un movimentato e circospetto condominio tenuto tragicamente in scacco da un’entità impalpabile, sfuggente, a metà tra il microbo e il minerale, che si diverte da matti a vederci stecchiti giocando a rimpiattino con i nostri polmoni.
E’ appena terminata la puntata odierna di Porta a Porta dove Bruno Vespa, immarcescibile conduttore di vaglia, parla inevitabilmente, per tutto il tempo della trasmissione, dell’ubiquo virus assassino.
Sempre, dovunque così ormai: i canali televisivi sono il coro unisono di una estenuante tragedia greca.
Che non vi sia di mezzo una hybris da espiare? Gli dei - si sa - sono imprevedibili e …lo spirito soffia dove vuole…mica come i nostri politici che, tra maggioranza e opposizione, sembrano giocare a chi è più inadeguato (inetto sarebbe la parola giusta), come era prevedibile d’altronde, dato lo spessore - sempre più scarno – data la statura – sempre più contratta - di coloro che aspirano, molto spesso riuscendo nell’intento, a tenere le redini di questa vessatissima nazione. E continuano a litigare piuttosto che ingegnarsi, di comune accordo (come dovrebbe essere ovvio, essendoci di mezzo il bene comune) su come uscire dal guano…
Ma per fortuna che c’è Marzullo che, ad onta del coronavirus, procede indefesso col suo palinsesto notturno di cinema, teatro, letteratura. In questi giorni ha voluto ricordare la celebre coppia Vianello Mondaini – possiamo dire di essere cresciuti con le loro gag - riproponendo una vecchia intervista a Sandra Mondaini intercalata da vecchi frammenti di gustosi siparietti comici in cui comparivano anche Corrado e Ugo Tognazzi.
Ci giunge inaspettata la notizia della morte di Luis Sepulveda, lo scrittore cileno di fama internazionale che abbiamo avuto la ventura di incontrare molti anni fa a Roma in occasione della presentazione di un suo libro al Campidoglio. Vittima illustre del coronavirus come l’ex attrice Lucia Bosè scomparsa qualche settimana fa uccisa dallo stesso killer: la ricordiamo pittrice nelle sale liberty del Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme, anni addietro, in occasione di una sua mostra, i modi sempre gioviali e l’immancabile chioma blu.