Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del MiBACT
Galleria Civica - Potenza
Andate in pace
fotografie di Giorgio Barrera e Niccolò Rastrelli
L'Associazione culturale Visioni Future presenta negli spazi della Galleria civica di Potenza Andate in pace, un progetto dei fotografi Giorgio Barrera e Niccolò Rastrelli a cura di Daniele De Luigi. La mostra, prodotta dallâIstituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del MiBACT, con la partecipazione di Visioni Future e della Fondazione Culturale San Fedele di Milano, giunge nel capoluogo lucano dopo essere stata esposta a Roma (ICCD, Complesso del San Michele), Milano (Galleria San Fedele) e a Venezia (Museo Diocesano) come evento istituzionale del MiBACT in occasione della Biennale di Architettura.
Lâesposizione si compone di 23 fotografie in diversi formati e unâinstallazione video, a cui si aggiunge una selezione di stampe tratte dagli archivi dellâICCD. Le immagini sono state realizzate in numerose cittĂ italiane tra cui Roma, Milano, Torino, Firenze, Napoli, Potenza, Foligno, Taranto, Pescara e includono opere di celebri architetti quali Massimiliano Fuksas, Giovanni Michelucci, Paolo Portoghesi, Mario Botta, Gio Ponti, Ignazio Gardella.
Le fotografie di Giorgio Barrera e Niccolò Rastrelli mostrano una ricognizione delle architetture
ecclesiastiche italiane postconciliari, riprese al loro interno alla presenza dei fedeli. Muovendosi
nellâambito della tradizione documentaria, i fotografi caratterizzano in modo originale la propria
ricerca attraverso la scelta di impostare la ripresa secondo un canone fisso, realizzando per ogni
chiesa unâunica immagine che assume sempre il medesimo punto di vista (quello del sacerdote
dallâaltare) e viene eseguita in un preciso momento (quello della funzione sacra).
Una scelta dettata da precise ragioni storiche: la riforma liturgica del Concilio Ecumenico Vaticano
II ha determinato infatti lo spostamento del sacerdote versus populum, in posizione rivolta verso
lâassemblea.
Il risultato di questo procedimento sono immagini che, attraverso uno sguardo inedito, propongono una riflessione sul complesso rapporto tra Chiesa cattolica, architettura contemporanea e comunitĂ dei fedeli. Esse sono infatti rigorose vedute dellâinterno degli edifici - benchĂŠ ribaltate rispetto al punto di vista abituale - ma al contempo unâindagine socio-antropologica, una narrazione dellâItalia di oggi e un ritratto della comunitĂ cattolica. Nel solco di unâimportante tradizione artistica del Novecento, esse uniscono dunque al valore documentario la capacitĂ di costituire una riflessione sulle prerogative del vedere e la natura dellâimmagine fotografica.
Come dichiarano i fotografi, âLe immagini di questa documentazione fotografica vogliono raggiungere una sintesi, mostrano cioè la chiesa come luogo architettonico e corporeo. Lâelemento umano è un elemento imprescindibile della nostra ricerca, la parola chiesa deriva infatti dal greco âekklesĂŹaâ e significa comunitĂ . In questo senso lâedificio ecclesiastico va inteso come uno spazio fatto di persone in carne ed ossa, o come afferma San Paolo di âpietre viventiâ. Il momento in cui il sacerdote si rivolge ai fedeli è il fondamento della nostra immedesimazione nellâatto fotografico. La macchina fotografica, infatti, viene posizionata e rimane per lungo tempo innanzi allâaltare, centrale, simmetrica: direzionata verso lâentrata della chiesa, essa inquadra i fedeli presenti al rito e tende a personificare lo sguardo del sacerdote. Chi entra in chiesa non vede i fotografi perchĂŠ lâapparecchio viene azionato da un telecomando. La sintesi, dunque, è la fotografiaâ.
Le immagini di Barrera e Rastrelli saranno introdotte in mostra da unâaccurata selezione di
fotografie di chiese italiane, realizzate secondo le regole della controriforma cattolica, tratte dagli
archivi storici conservati allâICCD e realizzate con i canoni della ripresa documentaria classica. In
questo modo gli archivi storici si mettono a disposizione per una riflessione sulla contemporaneitĂ .
Accompagna la mostra un volume edito da Postcart/ICCD nella collana Contemporanea, in formato
24x30 cm. con 20 fotografie a colori, e testi in italiano e in inglese di Laura Moro, Aldo Colella,
padre Andrea DallâAsta, mons. Giancarlo Santi, e una conversazione tra Daniele De Luigi e i
fotografi.
Il progetto Andate in pace nel 2012 è stato finalista al Premio Francesco Fabbri per le arti
contemporanee e al Premio Ponchielli, nel 2013 è stato selezionato tra i finalisti dei Sony World
Photography Awards e ha ricevuto una menzione speciale dal Photographic Museum of Humanity.