In occasione delle celebrazioni per i 150 anni di Roma Capitale.
Talento e passione in omaggio alla Città Eterna.
Roma - Galleria La Pigna
Tonino Trotta d'Uffugo
Roma : Realtà Spettacolo
di Dante Fasciolo
Forse, le poche impronte rimaste
della fu antica Aufugum e la necropoli testimone;
forse, l’antefisse di Ercole contro il leone Nemèo
del IV secolo avanti Cristo, qui rinvenuta;
forse, i mosaici delle antiche fontane termali romane
recentemente cementate in Sant’Angelo;
forse, l’atmosfera religiosa di cui è impregnata
la sua città , Montalto d’Uffugo in quel di Cosenza,
altamente devota all’illustre concittadino,
il santo eremita Francesco da Paola…
spinsero il giovane Tonino ad abbracciare
con amore, tremore e determinazione
l’arte della raffigurazione pittorica.
Sia come sia, dopo una prima scommessa vinta a 17 anni
con l’ammirata riproduzione dell’Assunta del Tiepolo
sul soffitto della Chiesa di Santa Maria della Serra
protettrice della sua città , ogni lavoro in più
via via rivela un giovane con un innato talento
per la pittura e più in generale per l’arte.
Sarà un tenace sacerdote, Giovanni Fallani,
un’autorità nel campo dell’arte visiva contemporanea,
a scoprirne le potenziali capacità creative
e sollecitare a Roma il lavoro di Tonino Trotta:
Il curriculum dell’artista, ogni anno sempre più ricco,
onora questa ben riposta garanzia.
Roma appare fonte di emozioni infinite:
I palazzi e le chiese, barocche e rinascimentali,
le statue che punteggiano la struttura della città ,
le acque chiacchiericce delle sontuose fontane,
inebriano la vista e il cuore, nutrono sentimenti;
il gesto, il segno, il colore, il dinamismo…
riassumono l’intensa presenza della passione
trasmessa dalla mano armata di pennello.
L’artista reclama la violenza delle emozioni
e la necessità di non tradire le sembianze della vita
e premono con forza sui lavori
la laurea in architettura e la pratica professionale;
il gioco delle luci dell’alba e del tramonto ad Uffugo
proiettate sulla torre normanna o sulla facciata di età aragonese
della Chiesa di San Domenico, o sul Castello Angioino,
fino ai colori delle rievocazioni del carnevale dei normanni…
immagini accarezzate in gioventù
tornano alterne in mente e mutano in cornici capaci
di accompagnare le nuove visioni romane
traslucide per effetto del sole che le omaggia.
Sublimazione delle vestigia, ecco l’Anfiteatro Flavio,
i monumenti agli Imperatori, i leggendari Dei mutati in Miti,
le magnificenze dei marmi delle chiese del Borromini
trasparenze tra finito ed infinito,
le barocche fontane del Bernini con acque che raccontano
bugie, amori segreti, speranze in cammino…
bizzarri cavalli crine al vento e pennacchi rosso e blu
vessilli di un dovere manto di ordine e disciplina.
In questo nostro tempo difficile,
il tempo datoci da vivere e testimoniare,
avvolto e stravolto da convulsa irragionevolezza
che mortifica ogni dove umanità e valori,
tradurre la realtà in poetica umana è difficile,
ma l’arte può aiutarci a trovare verità .
Angeli sospesi, seguono con benevolo sguardo
la vita quotidiana di uomini e donne, e di giovani,
ritratti con maestria, linguaggio emozionale, personalità ,
in attesa di una sorpresa possibile:
la cifra pittorica del Trotta,
di speranza e di bellezza.