#254 - 11 gennaio 2020
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Cinema

Un ardito progetto per salvare una specie animale

Un felice connubio Uomo-natura

Sulle ali dell'avventura

di Federica Fasciolo

Sulle ali dell'avventuraSulle ali dell'avventura

Sulle ali dell'avventura è la storia di un padre e di un figlio.
L'uomo, di nome Christian (Jean-Paul Rouve), è uno scienziato visionario, esperto di oche selvatiche; suo figlio, invece, è un adolescente che, come tutti i ragazzi della sua età, trascorre il tempo con i videogiochi. Per il giovane l'idea di trascorre un'intera vacanza con suo padre in mezzo alla natura è un vero incubo, lontano dalla tecnologia, così fondamentale per lui.
Eppure inaspettatamente padre e figlio si ritroveranno uniti da un progetto folle e allo stesso tempo nobile: salvare una specie di oche in pericolo. La missione richiederà l'ausilio dell'aeromobile di Christian con il quale i due intraprenderanno un viaggio pericoloso e incredibile.

Diretto da Nicolas Vanier e sceneggiato da Matthieu Petit e Christian Moullec,Sulle ali dell'avventura racconta di come un legame tra padre e figlio venga rimodellato da un'esperienza unica all'insegna dell'avventura e della natura. Christian, il padre, è uno scienziato visionario che studia le oche selvatiche. Thomas, il figlio, come molti suoi coetanei è un adolescente ossessionato dai videogiochi per cui l'idea di trascorrere l'estate con il padre in una zona deserta rappresenta un incubo. Tuttavia, Christian e Thomas trovano un punto di incontro grazie a un progetto tanto ardito quanto necessario: salvare una specie di uccelli in via di estinzione grazie all'utilizzo dell'ultraleggero di Christian. Ha inizio allora per padre e figlio un viaggio incredibile e pericoloso dopo il quale nulla sarà come prima.

Sulle ali dell'avventuraSulle ali dell'avventura

Con la direzione della fotografia di Éric Guichard, le scenografie di Sébastien Birchler, i costumi di Adélaïde Gosselin e le musiche originali composte da Armand Amar, Sulle ali dell'avventura fa riferimento alla vera esperienza dell'ornitologo Christian Moullec e viene così raccontato dal regista:
"Ho tratto ispirazione dalle lotte portate avanti da Moullec, di cui apprezzo tutto ciò che è riuscito a fare con le oche selvatiche osando e mettendo il suo coraggio al loro servizio. Grazie all'uso del suo ultraleggero, ha insegnato loro una nuova rotta migratoria. La sua determinazione assomiglia molto alla mia: anch'io avrei mosso mari e monti per correre in soccorso della natura perché ricordiamoci sempre che il processo di estinzione di una specie è irreversibile.
L'oca lombardella minore, la specie in questione, sta lentamente scomparendo e le rotte migratorie che usano da millenni non sono più percorribili. Sul loro cammino trovano infatti una lunga serie di ostacoli come la mancanza di cibo, l'inquinamento luminoso, gli aeroporti (con le loro strumentazioni) e le zone di caccia non controllate.

Sulle ali dell'avventuraSulle ali dell'avventura

Fare della storia di Christian un documentario sarebbe stato perfetto ma la sua parabola mi ha spinto a scrivere un romanzo e un film che attingono anche a temi a me molto cari e vicini: in primo luogo, ciò che si tramanda di generazione in generazione (in questo caso, tra padre e figlio); in secondo luogo, la passione e l'impegno che un uomo può mettere in ciò in cui crede, rischiando anche di far passare in secondo piano gli elementi fondamentali della vita, legati all'amore, alla famiglia o agli amici; e infine la ricostruzione familiare di un nucleo decomposto".

"Come spesso capita nelle mie opere, il protagonista di Sulle ali dell'avventura è un giovane. In questo caso, è un adolescente che in qualche modo dimenticato il gusto della scoperta e dello scambio. Non voglio fare il saccente o il critico sostenendo che qualche anno fa andava tutto meglio ma bisogna ammettere che viviamo in un'epoca in cui non si può rimanere sgomentati di fronte ad adolescenti che trascorrono ore e ore davanti ai telefoni cellulari anche quando si trovano in luoghi paradisiaci.
Nasce da qui il desiderio di raccontare un personaggio come Thomas, che si chiede se avrà la connessione wifi nella natura delle Camargue! Traendo spunto dalla realtà dei nostri giorni, ho voluto sottolineare come l'arricchimento di un individuo passi prima di tutto attraverso la scoperta diretta. Fortunatamente, rispetto a quelli della mia generazione, i giovani di oggi hanno molto a cuore la causa ambientalista: sono consapevoli di quanto la Terra sia stata sfruttata e oramai portata all'osso. In loro c'è il desiderio di ribellarsi e di cambiare le cose: la Natura è oramai ridotta a una bomba a orologeria che prima o poi scoppierà e, di conseguenza, il tempo per agire è oramai contato".

Sulle ali dell'avventuraSulle ali dell'avventura

Protagonista principale di Sulle ali dell'avventura nei panni di Thomas è l'esordiente Louis Vazquez. "Si tratta sempre di una scelta complicata ma mi piace regalare una possibilità agli attori che hanno poca o nessuna esperienza cinematografica alle spalle", ha dichiarato Vanier. "Spesso, si tratta di una vera lotta. Ricordo di aver combattuto per imporre Félix Bossuet per il ruolo di Sébastien in passato. Ancora una volta, ho dovuto cimentarmi in un lungo casting e provinare migliaia di giovani attori prima di trovare quello giusto. Louis si è imposto su una rosa finale di quindici aspiranti attori con cui ho lavorato per un po' di tempo a stretto contatto". Il ruolo di Christian, ornitologo visionario, è invece affidato al più navigato Jean-Paul Rove, apprezzato in titolo come Dalida, In solitario o C'est la vie - Prendila come viene. "Christian è uno scienziato ma anche un folle poeta", ha evidenziato l'attore. "Mi sarebbe piaciuto essere come lui perché, in fondo, è un sognatore. Insegue i propri sogni e non si ferma di fronte a nulla per mantenerli intatti e concretizzarli. Ho ovviamente conosciuto Moullec e mi sono lasciato guidare dalla sua esperienza". Il cast principale di Sulle ali dell'avventura è infine completato dall'attrice Mélanie Doutey che, vista in 7 uomini a mollo e French Connection, impersona Paola, ex moglie di Christian e madre di Thomas.

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