Una vera festa
di Dante Fasciolo
E come ogni anno, eccoci immersi nelle feste natalizie.
Il respiro dei giorni si fa più affannoso;
c’è fretta per ogni cosa e il tempo corre più veloce;
i telefoni squillano, i telefoni sono occupati,
ci sono messaggi, rispondi se vuoi…per educazione,
suona il postino, arrivano pacchi,
sempre più vini e dolci, e meno fiori…qualche libro…
in casa, in ufficio, in fabbrica
c’è una scorribanda di auguri
sinceri, affettuosi, indifferenti, anonimi…
"Che fai amico per le Feste?
Niente, niente di speciale…
tombola a cena, in casa con i miei…
Dovresti, amico, ricordare
che quel tuo “niente, niente di specialeâ€
per tanta gente è un troppo da sperare. "
Pochi versi di Renzino Barbera,
ci richiamano ad una dura realtà ,
che incalza con maggiore violenza nei giorni di festa,
ma lega i giorni i mesi e gli anni
con ruvidi nodi o invisibili azioni
la vita di infinita provvisorietÃ
di milioni di uomini, donne, vecchi, bambini…
Una casa, la tombola, la cena:
Si, per molti; ma non per tutti!
Guerre e distruzioni – profughi ovunque,
sfruttamenti e soprusi – fame e rassegnazione,
odio e negazioni – insopportabile dolore.
E noi, testimoni di questo tempo.
Saremo mai capaci di trasformare
quel “niente di specialeâ€
in una fabbrica di Speranza?