La Contrada Teatro Stabile di Trieste / ABC Produzioni in collaborazione con ATA Carlentini
Roma - Teatro Quirino
L'anima buona di Sezuan
di Bertolt Brecht - traduzione di Roberto Menin
regia Monica Guerritore ispirata all’edizione di Giorgio Strehler (Milano 1981)
di Federica Fasciolo
Nella capitale della provincia cinese del Sezuan giungono tre dèi alla ricerca di qualche anima buona e ne trovano solo una nella prostituta Shen Te, che accorda loro ricovero per la notte.
Il compenso per tale atto di bontà è una tonda sommetta, mille dollari d’argento, ossia, per Shen Te, la possibilità di vivere bene.
Ma il compenso è accompagnato dal comandamento di continuare a praticare la bontà .
La povera Shen Te apre una tabaccheria e si trova subito addosso uno sciame di parassiti, falsi e veri parenti bisognosi, esigenti fino alla ferocia, da cui Shen Te è costretta a difendersi. Per farlo, una notte, si traveste da cugino cattivo e spietato con tutti.
A complicare la situazione però interviene l’amore…
Nell’Anima Buona di Sezuan - scrive Monica Guerritore per le note di regia - c’è un piccolo popolo di abitanti che è tutti i luoghi del mondo: essi appaiono come buffi, straniti e imperiosi personaggi più veri e precisi che nel mondo reale.
Nel mio spettacolo sarà forte l’influenza del mio Maestro.
Nell’Anima Buona c’è tutta la tenerezza e l’amore per gli esseri umani costretti dalla povertà e dalla sofferenza a divorarsi gli uni con gli altri, ma sempre raccontati con lo sguardo tenero di chi comprende.
In questi anni durissimi solo il teatro può raccontarci dal di dentro, rendendoci consapevoli delle maschere ringhianti che stiamo diventando.
Mettere in scena la meravigliosa parabola di Brecht risponde alla missione civile e politica del mio mestiere. Teatro civile, politico, di poesia.