Roma - Stamperia d'Arte Caprini
Enrico Benaglia: Carte Colorate
Con la mostra Carte colorate (inaugurazione 19 ottobre), Enrico Benaglia continua, con il suo inesauribile entusiasmo, a proporre viaggi immaginari, fantastici e colorati. I suoi colori, pensati, calibrati, impastati, meditati, stratificati, unici, sono creati da lui stesso in una ricerca appassionata del tono desiderato. Lo storico dell’arte J. Clair considerava il pastello una tecnica raffinata, secondo lui “il pastello è l’unica risorsa dotata di uno splendore quanto mai vivo e naturale, capace di produrre dei bianchi e dei neri assoluti e soprattutto di non alterarsi con il tempo”.
La luce dei quadri di Benaglia, come lui stesso afferma, è quella che “trovi in tutta l’arte greca. La luce dell’anima, una cosa che parte da di dentro, sta già nel colore. E’ difficile a dirsi. L’aspirazione ad un’improbabile difficile armonia”.
“Ogni gamma di colore, ogni impasto di materia crepita di scintille, di tocchi incongrui che si risolvono l’uno nell’altro. A volte l’opera dà l’impressione del graffio che trova scavando negli strati sottostanti di colore, a seconda dello spessore. E’ una tecnica a levare. Ti avvicini, tasti col dito e scopri che, invece, la sua pittura è rilievo, granulosità stratificata”.
Benaglia, osservatore curioso del mondo, prende spunto dal quotidiano, che guarda con sguardo attento e meravigliato, riuscendo a creare un universo magico. Il suo è un elogio al colore e alla fantasia e ogni sua opera è frutto di un percorso interiore, “mentre mi affatico mi sento felice perché ho fatto un viaggio dentro di me. Ogni volta che esprimo profondamente qualcosa, sto realizzando uno scopo nella vita. La felicità scaturisce da questa sensazione. Cerco il sogno nella realtà , la poesia della vita nel quotidiano”. L’artista propone uno sguardo altro sul mondo.
Nella mostra sono esposte anche opere grafiche, realizzate con grande padronanza di stile, tecnica raffinata ed impeccabile, con risultati eccellenti e originali.
Nell’intrico di segni, concepiti come suoni lirici, risuonano dolci melodie. Per Benaglia, che concorda con Romero, quando afferma che “l’incisione è un mezzo di espressione e non un passatempo al quale si dedicano gli artisti nelle ore di riposo e nemmeno, come molti credono, un mezzo di riproduzione”. La calcografia ha una funzione comunicativa ed ha molte analogie con la scrittura e la poesia.
Come P. Valery sottolinea “scopro nell’incisione come nella scrittura e letteratura, la stretta intimità tra l’opera e l’artista che vi si applica. La tavola (oppure la pietra) è molto simile alla pagina su cui si lavora: l’una e l’altra ci fanno tremare, l’una e l’altra sono davanti a noi alla distanza nella visione nitida; con uno stesso sguardo abbracciano l’insieme e il particolare, la mente, l’occhio e la mano concentrano la loro attenzione su quella piccola superficie dove giochiamo il nostro destino”.
Benaglia, artista eclettico e poliedrico sia per i diversi linguaggi scelti che per la varietà di immagini rappresentate, è pittore, disegnatore, incisore, litografo, scenografo, scultore. Le sue figure rievocano un mondo infantile e un universo di ricordi lontani, di sensazioni, di suoni e colori. E’ un artista esploratore che spazia tranquillamente tra i linguaggi diversi dell’arte ed in modo naturale riesce a trasmettere le sue emozioni attraverso i colori, i pastelli, i segni incisi su lastra, le sculture. Riesce a pescare nel ricco e profondo cassetto della memoria ricordi e immagini, che riportano ad un mondo infantile e brillano di luce nuova, in un’attualità non scontata.
Enrico Benaglia con grande capacità , raffinatezza e accuratezza tecnica, accompagna tutto il percorso del tracciare il segno, dalle morsure fino alla stampa, curando nei particolari ogni fase. Crede molto nel rapporto con lo stampatore, con cui è importante lo scambio e il confronto e di cui rispetta profondamente il ruolo “non voglio essere schiavo di me stesso e non voglio togliere altro tempo alla pittura o altro”.
Il suo animo è tutto nelle sue opere originali, da cui traspare originalità , enorme spessore umano, umiltà , curiosità e vicinanza alle cose della vita.