Tra i libri occhieggianti da suggestivi antichi scaffali
Julianos Kattinis ha inserito in bella mostra i suoi dipinti
Roma - Libreria Farheneitt 451, a Campo de’ Fiori
Julianos_Kattinis
Opere su carta
di Cinzia Folcarelli
Figure arcaiche e moderne al tempo stesso, memori delle civiltà millenarie del Mediterraneo, caratterizzano l’arte di Julianos Kattinis, artista nato a Damasco nel 1934 da genitori greci ateniesi, che dopo aver studiato in Europa e in Medio Oriente, ha scelto Roma come città d’adozione per esprimersi con le sue opere, poetiche e forti, capaci di emozionare lo spettatore e di trascinarlo in un mondo onirico, epico, ancestrale e atavico.
Luce e colore danzano nelle composizioni dell’artista, dando vita a storie ricche di fascino, intessute di simboli colti e suggestioni derivate dal ricco vissuto del pittore.
Le opere scelte per la mostra allestita alla Libreria Farheneitt 451, a Campo de’ Fiori, nel cuore del centro di Roma, sono realizzate con tecnica mista su carta.
Coppie di amanti, maternità, il mare con i suoi misteri, figure enigmatiche, sono i soggetti scelti da Kattinis per dialogare tra i preziosi volumi della libreria in un contesto ricco di stimoli culturali.
“La pittura è una cosa mentale”. Questa frase di Leonardo da Vinci sintetizza simbolicamente tutta l’opera di Kattinis. Per lui il rapporto con l’arte è qualcosa di mistico, è passione che rende svegli nel cuore della notte, magnetismo che fa restare davanti alla tela finché l’ultimo tassello dell’opera è al suo posto. Solo in quel momento l’artista stesso può vedere il risultato del suo creare, nato sulla tela direttamente come prolungamento della sua psiche. Pittura istintiva, mai meditata, mai pianificata dal disegno preparatorio o dal bozzetto.
La pittura di Kattinis coinvolge emotivamente, cattura lo sguardo del fruitore trascinandolo in un mondo enigmatico e ancestrale.
Nelle composizioni stratificazioni segniche e coloristiche si dispongono le une sulle altre, si sovrappongono, si intersecano, si fondono tra loro, creando un tessuto di ordito onirico e sensuale.
Ogni millimetro quadrato di superficie pittorica è accuratamente lavorato, quasi ricamato.
Tutte le opere sono pezzi unici, visioni panteistico-metafisiche della realtà, create in un momento spazio-temporale irripetibile.
La mitologia è il filo di Arianna nelle opere dell’artista; la donna è spesso protagonista, una Madre Natura amorevole ma forte al tempo stesso.
I graffiti primitivi, l’arte assira, egiziana, etrusca, greca, africana, e ancora Michelangelo, oggetto della sua tesi all’Accademia di Belle Arti, l’Impressionismo, l’Espressionismo, la Metafisica, il Surrealismo, de Chirico, Chagall, Picasso, Kandisnky, Mirò, Klee, ma anche Campigli, Mastroianni, tutta l’arte, dalle origini al Novecento, riaffiora nelle opere di Kattinis, sedimentata, “vissuta” in composizioni sempre diverse per una ricerca in continuo divenire.
www.julianoskattinis.itù http://en.wikipedia.org/wiki/Julianos_Kattinis