Cavalli
di Dante Fasciolo
Al furbo Ulisse riuscì alla grande
l’inganno del Cavallo di Troia.
Un gigante animale simbolo in legno
come dono per l’eroica resistenza all’assedio
delle truppe greche…finto esercito sconfitto.
La realtà mutò in vittoria come è a tutti noto.
Nella storia dell’uomo, molti sono stati
i Cavalli di Troia all’opera:
utili idioti, consapevoli o meno, del compito
cui sono stati assoggettati e soggiogati.
Inutile dire dei risultati, non sempre come previsto,
poiché…non tutte le ciambelle riescono col buco.
Di recente, noi tutti soffriamo un po’
per l’affanno che tortura la nostra Europa Unita
alla quale tutti gli allegri paesi che la costituiscono
chiedono qualcosa senza troppo preoccuparsi
di investire il minimo impegno
affinchè possa prosperare in favore di tutti.
Siamo forti, si, ricchi economicamente e di storie patrie,
pur tra considerazioni alterne, siamo riconosciuti
come un continente moderno, democratico e d’ingegno,
teso all’affermazione dei valori etici e sociali,
e ad una crescita che sia vero sviluppo e benessere per tutti.
Tuttavia ciò a qualcuno d’oltre mare non sta bene.
Un uomo biondo, robusto di corpo, di portafogli e di potere,
ha deciso di scompigliare l’Europa Unita
impedendogli libertà di crescita e affermazione politica.
Che cosa fa per attuare il suo piano?
Sceglie in fotografia un potente italiano litigioso,
lo promuove Cavallo di Troia e aspetta fiducioso gli esiti.
Il biondo committente, generale orgoglioso,
sentirà da lontano qualche nitrito alto e sonoro,
ma presto di accorgerà di aver scelto
per la sua ingenerosa e sterile battaglia
non un cavallo, ma un pony.