Il Vento e la Vela
Di Renzo (Renzino) Barbera
Finito che ebbe il mondo
sospirando
Iddio creò il vento.
Gli diede come spose la terra e l'acqua.
Da quel selvaggio amore nacquero temporali
venti crudeli come scirocco e bora.
Ma un giorno assai lontano
un vento, imperversando,
spazzando la marina
incontrò una tela, bianca come spuma
pura come neve d'alto monte
e se ne innamorò perdutamente.
Sposandola, le diede parte del suo nome
e così, da vento e tela...fu battezzata vela.
Il seme prolifico del vento
gonfiò il ventre della sua compagna
che partorì docili, ma fieri, venti di costiera
che poi, da grandi, cercarono una tela
perché la buona stirpe più non si estinguesse
e non lasciasse il mondo in preda ai temporali.
Secoli e secoli se ne sono andati
e tanto si è perduto del Creato
ma restano due cose immacolate
segno dell'eterno e del divino:
una donna dare vita al suo bambino
e il vento far l'amore con una vela.