Televisione, gioia e dlolore
Zapping
Frammenti semiseri di cronaca televisiva
di Luigi Capano
Per alleviare in cuor nostro le intemperanze di un maggio che crede di essere febbraio ci sintonizziamo con audace ottimismo su Canale5 e stacchiamo, per un po’, la spina al pensiero invogliati e sospinti da Barbara d’Urso e dal suo variegato programma di gossip “Non è la d’Urso”, sempre ricco di opinioni di opinionisti, di vip vecchi e nuovi - e perfino desueti- di commedie che fanno piangere e di drammi che fanno ridere. Abilmente pilotato dalla padrona di casa sempre impeccabile nella sua gestualità teatrale e nelle sue mise adolescenziali ostentatamente sexy.
Qui si discute animatamente del misterioso matrimonio mancato della ex soubrette Pamela Prati, delle prestazioni sessuali dell’ex porno-attore Rocco Siffredi; e qui impariamo come anche le piccole cose possono diventare grandi grazie alla televisione, questo straordinario opificio di immagini e di parole, culla, officina e sepolcro della pubblica opinione.
Con piacere seguiamo il notturno Salvo Sottile nei suoi itinerari “Prima dell’Alba” su RAI3 e con piacere misto ad un pizzico di nostalgia raggiungiamo con lui il “Polmone Pulsante” per assistere ad una singolare rappresentazione teatrale dall‘atmosfera vagamente erotica, “Erotic lunch”. Molti ricordi ci legano alla galleria d’arte “Il Polmone Pulsante” che è stata brillantemente animata da Saverio Ungheri e da Teresa Nasso - da quest’ultima soprattutto - che ormai non ci sono più da diversi anni: conferenze, concerti, mostre, performance, lunghe chiacchierate davanti a un prosecco, le discese nella suggestiva cripta costellata dalle sculture pulsanti e cigolanti di Ungheri…Abbiamo per qualche istante rivissuto quegli anni che appaiono remoti…
Sempre divertente “Che fuori tempo che fa” il salotto del lunedì condotto con la consueta eleganza da Fabio Fazio, terminato anzitempo lunedì scorso. Ospiti fissi Maurizio Crozza, uno dei comici più in forma del momento, in grado di sintetizzare un fatto di cronaca con pochi tratti riuscendo a coglierne il lato grottesco o paradossale; e lo spiritossissimo Mago Forest dalla battuta facile e arguta, con quei suoi giochi di prestigio sconclusionati..Il comico, il vero comico, come l’antico giullare, è in grado di suscitare una visione eccentrica della realtà - talora una visione capovolta - provocando uno scarto imprevisto del pensiero, un’esile scintilla di conoscenza.