Modifiche artistiche senza stravolgere il reale.
Roma - Casa dei Bergamaschi
Impronte d'artista
Variazioni di Maria Zamboni, Hamida Sager e Lucio Trojano
sulle immagini fotografiche “Roma. Incanto e magia” di Angelo Paionni
Di Alessia Paionni
°°°°°°°Foro Traiano: il foto e i suoi mercati simbolo della potenza di Roma ove affluivano tutte le merci e le ricchezze provenienti dai lontani confini dell'Impero
L’amicizia è una delle emozioni più belle che la vita ci regala.
Lei, a sua volta, ci restituisce doni bellissimi e inattesi.
Questa mostra, ad esempio, non sarebbe mai stata possibile se quattro artisti, che sono anche grandi amici, non avessero giocato l’uno sulle opere dell’altro con un processo metacreativo che, partendo dalle immagini fotografiche di Angelo Paionni, le fa rinascere a nuova vita.
°°°°°°°Il glorioso "Nasone", fontanella di ghisa realizzata nel 1874 è rimasta inalterata fino ad oggi:
I disegni di Maria Zamboni, gli inchiostri di Hamida Sager e le vignette di Lucio Trojano danzano sugli sfondi pittorici di una Roma allo stesso tempo presente e lontana, vera e surreale, per generare inedite emozioni.
°°°°°°°Fontana di Trevi: "A Roma anche l'acqua ha finito col farsi un'anima orgogliosa" (Antonio Baldini)
Più che di scrap-booking, tecnica di matrice anglosassone per decorare le pagine dei libri avvalendosi di tecniche varie, in questo caso si tratta di vere e proprie variazioni creative su uno stesso tema, ovvero la riproposizione di un'idea artistica in cui essa subisce però modifiche, più o meno profonde, rispetto alla sua forma originaria, cioè le immagini di Roma contenute nel volume “Roma. Incanto e magia” di Angelo Paionni.
°°°°°°°Piazza Barberini: Il tritone zampillante della Piazza Barberini, arricchita dall'elegantissima fontana creata dal genio del Bernini.
Se parlassimo di musica, mi verrebbero in mente le trenta monumentali variazioni Goldberg di Johan Sebastian Bach o la dolcissima Fantasia di Ralph Vaughn Williams sul tema inglese di Greensleeves.
Ma c’è di più: queste “impronte d’artista” sono soprattutto un omaggio, che sa anche un po’ di scherzo, che tre amici fanno alle opere di Paionni: aggiungono colori, anche aspri, integrano con elementi disegnati a mano o applicati a collage, ridestando in noi interpretazioni — spesso umoristiche — di scene altrimenti auliche.
°°°°°°°Castel Sant'Angelo: Già mausoleo dell'Imperatore Adriano eretto nel 130 d.C., ha accolto le spoglie dei membri della dinastia imperiale fino a Caracalla.
Le nuove tavole mostrano immagini arricchite o stravolte, introducono frammenti di poesia, assumono tratti divertenti oppure cinici, travalicano il messaggio originario di Paionni portandolo molto più lontano, fino a estremi che mai l’artista avrebbe contemplato.
Questo divertissement non è nuovo nell’arte: si pensi alla Gioconda con baffi e pizzetto del francese Marcel Duchamp, a certi oggetti creati da Salvador Dalì, come il celebre telefono con l’aragosta al posto della cornetta, e alle opere più prosaiche dell’italianissimo Piero Manzoni, tra rosette imbiancate e ricordini inscatolati.
°°°°°*Casetta delle Civette a Villa Torlonia:
Il divertimento è sotteso anche agli interventi dei nostri tre artisti sulle foto di Roma, lo si percepisce chiaramente: hanno atteso che l’ispirazione arrivasse guardando le immagini e, appena l’intuizione è giunta — sia subito, in un istante, oppure dopo lunga riflessione — hanno provato a trasferirla sulla carta, ciascuno con il suo personalissimo stile, affrettandosi a realizzare l’idea prima che svanisse dalla mente.
°°°°°°°Nerone all'Arco di Costantino e Colosseo -- Campidoglio: "...vedemmo vestigia di tre o quattro secoli, lo stemma della città che si vede su molte colonne è la lupa che allatta Romolo e Remo" (Michel de Montaigne).
Forse il risultato sperato è stato raggiunto al primo tentativo, forse invece è stato necessario provare e riprovare fino a quando l’essenza dell’ispirazione non si è concretizzata sulla carta.
In tutti i casi, il risultato è un quid novi che nell’insieme risulta superiore alla somma delle sue singole componenti: l’immagine originaria e l’integrazione creativa. Ne scaturisce un prodotto con la natura ambigua dell’opera nell’opera, cioè della creazione al quadrato: tre preziosi “libri d’artista” da sfogliare per vivere l’immaginario e l’immaginato.
°°°°°°°"...e li cavalli delle carrozzelle camminavano piano sul serciato come avessero er zoccolo ovattato...chiuso er vicolo ar traffico se sente tutt'intorno un siulenzio riverente..." (Checco Durante). --