Scacchi
di Dante Fasciolo
Erano entrambi con gli occhi puntati alla scacchiera,
e incitavano e ridevano ad ogni scaltra mossa
che i giocatori di turno alternavano con apprensione.
Poi, venne il turno dei ridanciani
che, eccitati dalla visione delle precedenti prodezze,
continuarono a ridere e a ridere
di fronte al gioco sempre più complicato, e con bullesca allegria
inventarono mosse sempre più avventurose
infischiandosi del buon senso e delle regole,
anzi contraddicendole minuto dopo minuto,
sì che da giocatori allegri e spensierati presto mutarono
la loro insignificante natura in costante azione comica
soddisfatti del plauso partigiano del pubblico.
Va con sè che i due comici alla scacchiera
finiscono per alzare il gomito per solidarietÃ
col pubblico sostenitore, e i brindisi di compiacimento
creano quell’atmosfera di onnipotenza
che ciascuno dei due eroi si cuce addosso a propria misura.
Ora che la prima partita è finita, e la sbornia passata,
i due comici dovrebbero avere un sussulto esistenziale…
guidare il governo di un paese non è come
nei film di Gianni e Pinotto o più recenti di Totò e Peppino,
seppure nelle loro storie aleggia un po’di etica e morale.
Si preferisce, per contro, mascherare i connotati,
assumere nuove sembianze …e non vi è chi non vede
che i nuovi volti hanno le sembianze del “gatto e la volpeâ€
dei quali hanno assunto anche astuzie e comportamenti
aggiungendo alla verve comica quella tragica,
delle quali il pubblico spettatore non s’avvede
e continua a battere le mani per l’uno o per l’altro:
esercito non pagato di mercenari del pensiero politico
maturato sotto vuoto spinto.
E’ fresca la notizia della scoperta di una nuova galassia
che troneggia nel firmamento a miliardi di anni luce…
nella nostra piccola galassia dell’irrilevanza
troneggia il dominio strategico su 47 uomini considerati spazzatura.