#235 - 2 febbraio 2019
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascer il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch" (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti. Papa Francesco Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo. Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Televisione

Televisione gioia e dolore

Zapping

frammenti semiseri di cronaca televisiva

di Luigi Capano

Attraversiamo, da qualche settimana, uno svogliato periodo di stanca. Sempre più spesso la Tv ci viene a noia, le dita incespicano sul telecomando e non ne vogliono sapere. Questa festa ininterrotta, vociante, imbellettata, punteggiata qua e là di tragedie lustrali, di ecatombi palingenetiche; questi ghirigori dialettici dei politici da pulpito morbosamente avvinghiati al consenso; questi sorrisi aleatori improvvisamente sollecitati da occhiute telecamere; queste pubblicità compulsivamente ammannite senza rispetto alcuno per l’indifferenza altrui, raccontano di una corriva vita immaginale che sembra scorrere altrove rispetto al mondo reale.

ZappingZapping

E quando la finzione, il gioco, l’illusione perdono la presa, qualcosa di perturbante sembra accadere accade: un moto di straniamento, un cenno di vertigine. Allora ecco che quell’assortito impasto di immagini, parole e pixel non trova più una collocazione sensata nella nostra vita.
E potrebbe accadere che perfino i telegiornali esibiscano ai nostri occhi la stessa patente di credibilità di un cartone animato. Occorrerebbe riconquistare almeno un lieve torpore sciamanico, un barlume di coscienza lisergica, per rientrare in quel luminoso flusso incessante veicolato dalla TV e per abbandonarci nuovamente all’ipnotico e compulsivo zapping, quasi a volersi scientemente perdere per certi lambiccati labirinti neuronali.

ZappingZapping

Allora l’applauso macchinale che scandisce e sancisce sonoramente il consenso torna ad avere un valore, così come la patinata austerità di un discorso istituzionale accreditato dall’immancabile presenza didascalica di un’enciclopedia Treccani a far da quinta sullo sfondo (si pensi soltanto al radicale mutamento di senso se, per svista o per magia, apparisse in sua vece nello scaffale una collezione di Diabolik o di Topolino, per esempio).

ZappingZapping

Così come la santa messa televisiva che costringe non di rado il celebrante a calcare la mano nel maquillage (impietosità dei primi piani!) ovvero i numerosi programmi di intrattenimento popolati da avvenenti donne seminude convocate spesso “in veste” di verbose opinioniste.
Tutto si mescola babelicamente in questo straordinario circo Barnum a cristalli liquidi.
Nel nome dell’informazione e dello show, le due acclamate istanze che sempre più si vanno configurando come i grandi capisaldi della nostra vacillante e insicura civiltà. Di cui il telecomando è simbolo miliare e testimone allo stesso tempo. Papa Francesco, L’isola del famosi, Lory del Santo, il Grande Fratello, Massimo Cacciari, Alba Parietti, Mattarella, Fabio Fazio si avvicendano rapidamente apparendo e scomparendo ai nostri occhi come nel ritmo felicemente ipnotico di una giuliva giostra di paese.

ZappingZapping

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessit di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidariet tra singoli e le comunit, a tutte le attualit... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicit e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libert di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.