Televisione gioia e dolore
Zapping
Frammenti semiseri di cronaca televisiva
di Luigi Capano
Non c’è zapping senza snack. Che sia dolce o salato lo stuzzichino, non importa. Ma davanti alla TV ci piace che i nostri sensi se la spassino tutti e cinque, senza inique e frustranti discriminazioni.
Non è l’arena è un programma di approfondimento condotto da Massimo Giletti su La7.
D’abitudine, verso il finale, quando si fa notte, il vispo conduttore vira sull’erotismo, la pornografia, lo scambismo, il bondage, il fetish, i sex toys ecc.
In studio arriva una coppia di scambisti mascherata per mantenere l’anonimato e per non farsi riconoscere dai figli.
Ospiti la pornostar Malena, dai modi simpatici, piuttosto acculturata e per nulla forastica in verità, e, in collegamento, il giovane filosofo e saggista Diego Fusaro, recente autore del libro “Il nuovo ordine erotico”.
Sono un difensore del vecchio ordine erotico – chiarisce il filosofo- famiglia e amore. Il professor Fusaro non sa cosa si perde, sorride Malena. Le dice niente il fetish professore? Chiede Giletti. Sì- risponde - mi fa venire in mente Marx e il feticismo della merce…La mia trasgressione massima è leggere Hegel e Kant e in quest’epoca – fidatevi - è una vera trasgressione.
E, rivolto alla pornostar: lei è l’emblema del conformismo dilagante, del godimento acefalo ovunque imperversante, non pensi di essere fuori dai nomoi!
Giletti stuzzica Malena a dire la sua e lei non si fa pregare: Il primo strumento di eccitazione femminile è la mente, quindi il professore sarà sicuramente bravo a eccitare la mente di una donna anche senza l’utilizzo di sex toys… dovrebbe essere un maestro, conclude. Io sono atarassico e olimpico sentenzia Fusaro.
Desiderosi di notizie fresche fresche ci sintonizziamo sul TG1. Chiusa la sede barese di Casapound; ad una trentina di militanti viene contestato il reato di “riorganizzazione del disciolto partito fascista”, di “manifestazione fascista” e di “aver attuato il metodo squadrista come strumento di partecipazione politica” .
Nel corso delle perquisizioni, rinvenuto un busto del Duce, una bandiera della XMas, un Mein Kampf, insegne con l’aquila fascista, libri su Hitler e sul Fascismo, cartoline con l’effige di Mussolini.
Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha iniziato il promesso abbattimento del “Lungomuro” di Ostia con la prima demolizione di uno dei numerosi stabilimenti abusivi. In effetti il beffardo nomignolo affibbiato dalla consuetudine al tristissimo lungomare ostiense, ci sta proprio tutto: basta farsi un giretto e constatare di persona l’obbrobrio, il delitto efferato e irredimibile della bellezza negata. Speriamo soltanto che questa volta la Raggi faccia in fretta.
Un altro minus habens ha ucciso sparando all’impazzata, questa volta a Strasburgo al mercatino di Natale.
I giornalisti hanno preso purtroppo il vizio di chiamarli “radicalizzati” oppure “lupi solitari”, termini che possono suscitare emulazione. Si tratta piuttosto di poveri idioti ipnotizzati, automatizzati da pensieri balordi e anacronistici, basta ascoltare certe loro allucinate dichiarazioni…E ci giunge finalmente la notizia dell’uccisione di quel mentecatto, da parte delle forze dell’ordine, tra gli applausi della popolazione. Afferriamo il telecomando e lasciamo velocemente il Tg.
Si parla spesso e volentieri di eros anche a Prima dell’Alba, il programma di Rai3 dove il giornalista Salvo Sottile, dalla mimica bonariamente corrucciata, racconta l’Italia notturna percorrendo in lungo e in largo il patriottico stivale.
La notte lo conduce a Torino dove incontra Mary Ride una giornalista diventata attrice porno col nome icastico di Lady LaDà (ma anche Mary Rider è uno pseudonimo). Ho cominciato per caso…davanti a una telecamera mi sono accorta di essere esibizionista, ricorda. C’è stata una scena di cui ti sei pentita o che non avresti voluto fare? Le viene chiesto. No… che io mi sia pentita no, perché prima valuto se fa al caso mio…certo se mi avessero chiesto una quadrupla anale… magari avrei detto: cominciamo prima con un po’ meno… “Sì certo” aggiunge empatico l’inappuntabile Salvo Sottile.