Zapping
Frammenti semiseri di cronaca televisiva
di Luigi Capano
Parliamo di Riace, ma non sono i bronzi celeberrimi ad animare la nostra penna – o, meglio, il nostro mouse - bensì il sindaco Mimmo Lucano, uno dei personaggi televisivi del momento. Di lui si stanno occupando a pieni polmoni governo e opposizione oltre che, implacabilmente – anche se più sottotono rispetto alla sarabanda politica - la magistratura.
La questione è sempre quella, ormai più che annosa, dell’immigrazione massiva, che - a quanto pare - il sindaco del piccolo comune reggino avrebbe risolto ottimamente passando a volo d’uccello su leggi, leggine e cavilli legali.
Tipologia caratteriale, questa, non rara da incrociare in terra calabra, da cui anche noi per intimi legami di consanguineità , proveniamo.
Abbiamo sorpreso a Carta Bianca Mario Giordano e Vittorio Sgarbi a darsele – dialetticamente - di santa ragione al cospetto di un’indaffaratissima Bianca Berlinguer che tentava – alla fine riuscendoci - di sedarli facendo a fatica la voce grossa.
Sempre a causa del summenzionato sindaco di Riace. La legge è sacra giaculava Giordano tra gli improperi di Sgarbi che dissentiva come al solito alla sua maniera. Sottolineando all’interlocutore – questa volta sottovoce - l’ovvia conseguenza della sacralità delle sempre citate leggi razziali del ‘38.
Ma questa piccola perla si è persa nel duplice putiferio dei latrati e degli insulti.
Apprezziamo le straordinarie capacità divulgative di Alberto Angela, figlio ed emulo dell’inossidabile Piero, che ha appena concluso con un buon successo di pubblico il programma in quattro puntate Ulisse. Il piacere della scoperta. Ma ci ha coinvolto soprattutto la storia tragica della distruzione di Pompei – indelebile ed inquietante memento mori – ricostruita e raccontata da Angela con abilità e talento non comuni.
Una notizia dell’ultimo Tg ci ha colto di sorpresa. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo (quanta altisonanza in queste parole!) ha condannato l’Italia per il duro trattamento carcerario inflitto ad un capomafia - defunto da un paio d’anni - condannato all’ergastolo per aver commesso numerosi omicidi. La legge è sacra!