Televisione gioia e dolore
Zapping
Frammenti semiseri di cronaca televisiva
di Luigi Capano
“Con Matera che state facendo?” domanda il vicepremier nonché Ministro del Lavoro Luigi Di Maio – durante la recente visita a Bari - al Governatore della Puglia Michele Emiliano il quale gli sussurra coprendosi pudicamente la bocca con una mano: “Matera è in Basilicata”. “Lo so” risponde il Ministro senza fare una piega. La gag non è male, tanto da meritarsi l’incipit del nostro Zapping.
In diretta dall’Arena di Verona in prima serata su Rai1 Claudio Baglioni festeggia cinquant’anni di carriera con un grande concerto che ci vede trepidi e sbocconcellanti videospettatori. Ricca e ingegnosa la scenografia, policromi e coinvolgenti gli arrangiamenti musicali. Un profluvio di canzoni proposte in ordine cronologico senza soluzione di continuità che, se pure ha fatto – non ne dubitiamo - la gioia e la delizia dei numerosissimi fan del cantante, ci è parso non propriamente adatto ai ritmi più distesi e più mitemente pausati cui è solitamente avvezzo il pubblico televisivo.
Viriamo quindi su Italia Sì il nuovo programma del sabato pomeriggio condotto dal composto e affabile Marco Liorni. Numerosi gli ospiti, ma vogliamo soprattutto soffermarci sul Professor Giovanni Saggio del Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma “Tor Vergata”, che ha descritto una geniale tecnica sanitaria - messa a punto assieme al suo gruppo di lavoro - in grado rilevare lo stato di salute di un paziente attraverso un sofisticato screening della voce opportunamente parametrizzata: mediante un algoritmo e relativo software è possibile risalire da eventuali variazioni foniche, anche impercettibili all’orecchio umano, ad una specifica patologia in corso.
Il professore prospetta la possibilità, grazie a questa invenzione, in un futuro molto prossimo, di analisi cliniche accurate a bassissimo costo (basterebbero infatti un microfono e un software): l’impatto sulla sanità sarebbe straordinario.
Abbiamo apprezzato il docu-film di Rai3 – facente parte del ciclo “Le Illuminate” - dedicato a Palma Bucarelli la storica dell’arte che ha diretto per circa un trentennio – per l’esattezza dal 1942 al 1975 - la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
La vita e l’attività professionale della Bucarelli sono state ricostruite con immagini e filmati d’epoca, e con autorevoli interviste a suoi amici e colleghi come Dacia Maraini, Philippe Daverio, Achille Bonito Oliva, Flavio Caroli. Quest’ultimo ha ricordato il grande interesse della soprintendente per Alberto Burri, quando era ancora poco conosciuto, e l’anacronistica condanna dell’arte astratta, nel 1948, da parte di Palmiro Togliatti che la definiva sulla rivista Rinascita, firmandosi Roderigo di Castiglia, “una raccolta di cose mostruose”. Teniamo a sottolineare che non stiamo parlando di Hitler ma di Togliatti e del Partito Comunista Italiano.
Ci addolora la notizia della scomparsa improvvisa di Charles Aznavour cui si è dato, giustamente, ampio spazio nelle cronache di tutti i Tg. Le sue parole leggere e incisive hanno accarezzato il tempo distillandone frammenti di poesia.