#224 - 4 agosto 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Memorie di Ponzio Pilato

Di Anne Bernet - Edizioni Terra Santa

Con una perfetta conoscenza del mondo romano e cristiano, Anne Bernet ricostruisce nella forma classica della “memoria†la vita straordinaria di un uomo senza il quale non sarebbe mai nata la più grande storia del mondo.

Nell’anno 64, un vecchio patrizio romano seguace della “setta dei cristiani†è in attesa di essere bruciato vivo per ordine di Nerone. Il suo nome è Pilato. Egli è colui che, trent’anni prima, lasciò crocifiggere quel galileo, agitatore di folle, rabbino, quel profeta che si faceva passare per Messia e Figlio di Dio.

Perché Pilato abbandonò Gesù al Sinedrio? Perché si lavò le mani del sangue di questo giusto che sosteneva i poveri e predicava il perdono dei peccati? Il dubbio, la codardia, o forse il presentimento che tutto ciò era necessario per permettere che Cristo potesse compiere il suo destino?

Un romanzo storico avvincente, dal quale la figura del procuratore della Giudea emerge molto diversa dall’immagine di zelante e freddo funzionario tracciata dai Vangeli.

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