Roma - Storica Galleria La Pigna
Un uomo che guarda
Retrospettiva di felice Andreis
Fotografie dal 1926 al 1952
Da San Marino alla Val di Susa, dal Lago di Garda ai Fiordi norvegesi fino alla tanto amata Maremma: luoghi, persone, momenti che hanno incontrato la macchina fotografica di Felice Andreis (1907 - 2015 ), il barone fotografo che ha raccontato il mondo in 15.000 scatti.
Nato nel 1907 in Piemonte, Felice Andreis ha iniziato a scattare fotografie fin dall ’ età di 9 anni e le sue grandi stampe rappresentano un importantissimo spaccato della fotografia artistica internazionale degli anni '30, con stili compositi che spaziano dalle visioni moderniste a uno stile più pittorico e autoriale nelle fotografie destinate ai concorsi americani.
Tramite la fotografia produce una lunga e serena cronaca personale della sua vita lunga e avventurosa.
Racconta con con spirito da vero foto-amatore la Maremma dove ha vissuto e lavorato. la montagna che ha amato, le sue giornate di alvoro, i viaggi, i suooi molti amici, ma soprattutto la terra che ha abitato, lo spazio le paludi e le pianure.
Oggi il suo archivio con grandi stampe vintage degli anni trenta rappresenta un' importante spaccato della fotografia internazionale del periodo: il suo stile spazia dalle visioni moderniste e geograficamente composte che sentono il richiamo della Bauhaus tedesca, ad un gesto più pittorico ed autorale nelle fotografia della terra e dei luoghi. Non mancano ritratti garbati ed eleganti
Nella cornice della Galleria La Pigna a Roma martedì 10 luglio alle ore 18 verrà inaugurata la personale intitolata “Felice Andreis un uomo che guarda. Fotografie dal 1926 al 1952”, un itinerario fatto di immagini per ripercorrere la carriera del foto- amatore che ha fatto della sua arte uno stile di vita.
La mostra è a cura di Carlo Bonazza, fotografo maremmano, grande amico di Andreis, presenterà il Maestro Paolo Giorgi.
In sala saranno presenti anche Pepita Andreis, Presidente della Fondazione “ Felice Andreis” e Carlo Marraffa, Presidente UCAI Roma La Pigna.
Le foto rimarranno esposte fino al 20 luglio 2018