Televisione, gioia e dolore
Zapping
Frammenti semiseri di cronaca televisiva
di Luigi Capano
Siamo in giugno, la stagione televisiva si è più o meno conclusa ed è giunto come ogni anno il tempo delle repliche.
Con grande godimento rivediamo Cavalli di Battaglia, il varietà di Gigi Proietti andato in onda lo scorso anno.
L’attore romano, che può essere considerato, al momento, l’unico mattatore dello spettacolo italiano, ha dato spazio alle figlie Susanna e soprattutto Carlotta che sta seguendo con talento le difficili orme paterne.
Riconosciuto erede di Petrolini, Proietti tiene la scena come pochissimi sanno fare, sapendo suscitare il riso quando interpreta le sue memorabili macchiette e strappare un’emozione quando con la sua voce profonda e nativamente legnosa intona una tragica melodia romana.
A Porta a porta, il rinomato salotto di Bruno Vespa, è ospite il Sindaco di Roma Virginia Raggi.
Nel corso dell’intervista il consumato giornalista si sofferma d’acchito su una notizia prelibata, appena giunta in redazione: il Consiglio comunale ha approvato la mozione per dedicare una strada a Giorgio Almirante, il carismatico Segretario del Movimento Sociale Italiano, il partito che teneva a dichiararsi erede dell’ultimo fascismo, quello che si è espresso nella RSI, per intenderci.
La Raggi è apparsa sorpresa e ha dichiarato di non essere stata ancora informata e a Vespa. che le chiedeva se fosse d’accordo, rispondeva: “Il sindaco prende atto della volontà dell'aula, l’aula è sovrana, è come il Parlamento".
Ma chi sa come, chi sa perché, dopo qualche ora decide di bloccare l’iniziativa, adducendo a quanto si apprende, il consueto motivo del fascismo, del razzismo, etc…
Troviamo nel web un video intervento del giornalista Mario Giordano: “Via Ho Chi Minh, Via Che Guevara, Via Mao Tse Tung, Piazza Lenin, Corso Unione Sovietica, Via Stalingrado… e non si vuol dedicare una via a Giorgio Almirante?” Come dargli torto…Sarebbe stata l’occasione, a nostro immodesto avviso, per uscire finalmente dallo stucchevole pantano del dopoguerra (parliamo della II guerra mondiale!), ma questa sedicente terza Repubblica…quanto maledettamente somiglia alla seconda e pure alla prima. Niente di nuovo sotto il sole.
E’ ritornato il tanto atteso Techetechetè, il programma di videoframmenti tratti dagli sterminati archivi RAI, fiore all’occhiello del palinsesto estivo. Una puntata speciale è stata dedicata a Raffaella Carrà in occasione del suo settantacinquesimo compleanno.
La Carrà è un personaggio iconico della nostra TV: volitiva, tenace, tuttofare, spesso sguaiata, talvolta studiatamente trasgressiva; non particolarmente bella ma sempre agitata da quella nativa tensione erotica che è un po’ il pinzimonio dell’arte dello spettacolo.