#111 - 17 novembre 2014
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte di martedi 31 dicembre quando lascerà il posto al n° 359 - mercoledi 1° dicembre 2025 - CORDIALI AUGURI DI BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Cinema

Memoria dei nostri vizi e delle nostre virtù

Casa del Cinema - Roma

Nostro cinema 50 anni fa

di Federica Fasciolo

Nostro cinema 50 anni faNostro cinema 50 anni fa

Un uomo vuole vendicarsi, far saltare la sede dell'impresa che lo ha licenziato, ma l'incontro con una ragazza lo fa innamorare...cambia idea e si dedica alla pubblicità. Il successo non tarda a venire e con esso il benessere economico...abbandona moglie e figli per vivere il suo nuovo amore...che finisce presto: Amareggiato, insoddisfatto torna alla famiglia, rifugio di ritrovata serenità.

E' la trama del film di Carlo Lizzani - La Vita Agra, che ha aperto alla Casa del Cinema di Roma la rassegna Il Cinema Italiano di 50 Anni fa, e i n modo specifico la produzione dell'anno 1964 quando il cinema italiano era nel suo periodo d’oro: la produzione era ricchissima, alimentata da un pubblico affezionato agli autori e agli attori nazionali.

Nostro cinema 50 anni faNostro cinema 50 anni fa

La rassegna vuole essere rappresentativa di una cinematografia vitale, sofisticata e popolare al tempo stesso, capace di schierare un numero notevolissimo di autori e attori di rilevanza internazionale. Da De Sica e De Santis fino a Bertolucci e Leone, passando per *Germi e Comencini, Bolognini e Pietrangeli, Maselli e Lizzani, Antonioni e Pasolini*; e per gli interpreti, da Rossano Brazzi e Amedeo Nazzari fino a **Claudia Cardinale e Stefania Sandrelli, senza dimenticare Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Nino Manfredi, Walter Chiari e Alberto Sordi, Totò e Sofia Loren, Silvana Mangano e Monica Vitti.
Notevole anche la partecipazione di divi stranieri, presenti e futuri. Uno tra tutti: l'allora semisconosciuto Clint Eastwood, destinato a un grande futuro.
Non a caso il film rivelazione dell'anno - Per un pugno di dollari - fu l'incontrastato campione d'incassi sul mercato nazionale. Ma parecchi altri titoli comparvero ai primi posti della classifica del box office.

Per il mese di novembre, la rassegna continua presentando:

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Per un pugno di dollari - di Sergio Leone - 17 novembre
Joe, un solitario pistolero, arriva a San Miguel, una cittadina al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, dove due famiglie, i Rojo e i Morales, si fanno la guerra da anni per il monopolio del contrabbando di alcool e di armi. In un complicato gioco di delazioni, di colpi di mano, di indagini, Joe aizza gli uni contro gli altri, sperando che si eliminino a vicenda. Scoperto da uno dei Rojo, Joe viene torturato senza pietà. Riuscito a fuggire, tornerà a San Miguel per vendicarsi spietatamente dei Rojo, dopo che questi hanno massacrato l'intera famiglia dei Morales.

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Matrimonio all'italiana - di Vittorio De Sica - 23 novembre
Domenico Soriano, impenitente donnaiolo napoletano, è legato all'ex prostituta Filumena Marturano, che ha tolto dalla strada e che convive in casa sua, ormai da lui disprezzata e relegata al ruolo di badante dell'anziana madre. Un giorno Filumena si sente male ed è sul punto di morire, e chiede a Domenico di sposarla in extremis. Convinto di potersi così anche "pulire" la coscienza, Domenico accetta, ma a cose fatte la donna si alza dal letto, rivelando che era stato uno stratagemma da lei architettato per avere stabilità economica e garantire un avvenire ai suoi tre figli, della cui esistenza Domenico è sempre stato tenuto all'oscuro. Filumena rivela anche che uno di loro è figlio dello stesso Domenico, ma non precisa di quale dei tre si tratta. Dopo averla riempita di minacce e dopo aver inutilmente cercato di capire chi dei tre ragazzi è suo figlio, Domenico si ravvede ed accetta i ragazzi come suoi, mentre Filumena può concedersi un liberatorio pianto di gioia. In un continuo alternarsi tra i flashback sulla ventennale storia dei protagonisti ed il presente il film mostra l'intricato rapporto che lega Domenico a Filumena.

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La donna scimmia - di Marco Ferreri - 24 novembre
Avendo sempre vissuto di espedienti, Antonio Focaccia decide di sfruttare una magnifica occasione: scoperta Maria, una giovane donna resa mostruosa da una fitta peluria che la ricopre, la convince ad abbandonare l'ospizio in cui vive nascosta e ad esibirsi pubblicamente in uno spettacolo rudimentale, come unico esemplare vivente di donna-scimmia. Maria accetta la proposta e finisce con l'affezionarsi profondamente ad Antonio. Dopo alcuni mesi l'uomo, un po' per pietà e molto per interesse, sposa Maria, legandola in tal modo definitivamente a sé. Accettata la proposta d'un impresario francese, i due si recano a Parigi, dove Maria s'accorge di attendere un figlio. Antonio e la moglie tornano a Napoli, ma durante il parto madre e figlio muoiono. Un museo accoglie i loro corpi imbalsamati, ma Antonio, sempre pronto a sfruttare ogni occasione, reclama i due corpi per mostrarli al pubblico in un baraccone da fiera.

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Deserto Rosso - di Michelangelo Antonioni - 30 novembre
Un incidente d'auto provoca in Giuliana uno choc che, aggravato dall'ambiente particolare in cui la professione del marito, ingegnere elettronico, la costringe a vivere, si tramuta in uno stato di nevrosi depressiva. Corrado, un amico del marito, si sente attratto verso la donna e tenta di aiutarla ad uscire dalla sua solitudine piena di incubi, intrecciando con lei una fuggevole ed amara relazione. Tale esperienza non fa che aggravare lo stato depressivo della donna che si vede inconsapevolmente ingannata anche dal suo figlioletto, il quale finge d'essere colpito da una grave malattia. Fallito il tentativo di porre fine violentemente alla propria esistenza senza scopo, Giuliana continuerà la sua vita in precario equilibrio tra rassegnazione e pazzia.

Nei prossimi numeri del giornale seguiremo nuovamente il calendario della rassegna. buona visione.

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