#216 - 14 aprile 2018
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte di martedi 31 dicembre quando lascer il posto al n 359 - mercoledi 1 dicembre 2025 - CORDIALI AUGURI DI BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono pi a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Ambiente

Il pianeta azzurro:
l’impronta del creato

di Dante Fasciolo

Gli uomini del nostro tempo ti hanno dedicato un giorno di festa,
un inutile esorcismo per nascondere il male che hanno fatto e che faranno ancora.
Hanno usato per te carezzevoli aggettivi,
ma ti hanno lasciata sola a combattere le nefandezze del mondo.
E tu, forte della tua fragilità,
mostri ancora con coraggio la tua fisionomia, segnata ma non vinta,
e con accorato respiro mi inviti a mutare in rinnovata scoperta
la fantasia che muove il meccanismo divino della creazione.

Volo, ora, abbandonato al libero aire del vento,
lo stesso che incide, come vomere invisibile, solchi profondi
sulle sabbie dei deserti infuocati;
e increspa, spinge, tormenta e moltiplica onde di acque calde e chete
mai stanche di rinnovarsi in spumeggianti approdi.
Ecco il ritmo poetico e violento, contraddittorio nello scorrere a valle,
di fiumi in piena, pacificati nel confondersi col grande abisso.
Ecco sconfinate praterie, e immensi boschi…aprirsi d’improvviso
sui crateri di canyon millenni: palcoscenici per una sinfonia di equlibri.

Uragani e Cavalli nella Pampas, danza di api e voli di farfalla.
Dalle viscere della terra ecco nuovi schiavi… ed energie per i vivi.
Patrie e Popoli a rischio estinzione…treni, navi, aerei
al servizio delle tante droghe: bagagli per il profitto e per la morte.
.L’antico canto degli uccelli di Aristofane sembra accompagnare con lamento
il grido di dolore di madri per il massacro dei loro figli,
presto soffocato dal rumore assordante dei tanti cacatua umani
impegnati senza sosta e senza vergogna per il possesso del territorio.
Orme di orsi in cerca di cibo su canditi, ostili ghiacciai, bene si appaiano
con la rassegnazione di milioni di uomini in cerca di pane….
e i ruderi di Efeso non hanno dimenticato il cammino di Paolo tra le genti
per saziare tutti con il “Pane della Vita”.

Ecco… l’ultimo angolo inesplorato del mondo si rivela:
lo Spirito del Creato invita a rompere il soffocante guscio ammanitico
e liberare la coscienza, e pregare, e difendere questo nostro unico pianeta
e le piante, gli animali, gli uomini che lo abitano

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