#215 - 7 aprile 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Humour (non sempre) per riflettere

Ballata post-elettorale 8

Di Mario D'Alessandro

Quattro aprile, ecco il rituale
degli incontri al Quirinale
di cui parlano da mesi
i più gran … politichesi!
Tutto già previsto è stato
nei dettagli anche illustrato
quasi fossero esegeti
del futur tutti profeti.
Nel dettaglio ora vediamo,
quel che insieme ci attendiamo.

Di Maio, chissà perché,
detto il “premier†che non c’è,
a Palazzo Chigi aspira,
ma di certo sbaglia mira:
se vuole esser presidente
nessun gli dice niente,
in Italia il Parlamento,
non lo scordi un sol momento,
solo può legiferare
e così può governare,
ma può aver tale speranza
solo chi ha la … maggioranza,
se si impon con troppo ardore,
può esser solo dittatore. Un duce ci è già bastato
nell’Italia del passato,
e Di Maio, di sicuro,
non è quello del futuro!

“Berlusconi non lo voglio!â€
fa Di Maio, pien d’orgoglio,
mentre a Pasqua a Pomigliano
già lo scettro sente in mano.
Gli rispondon: “Niente veti,
se vuoi avere giorni lietiâ€.
E Salvini, pronto, dice:
“Chi più dialoga è felice,
se al grillino ciò non piace
alle urne torni in paceâ€.
E con questa tiritera,
ogni giorno si fa sera,
ma ognun vuol la soluzione
per … salvare la Nazione,
ma vuole esser candidato
perché dice: “Mi han votato!â€
Non ammette discussioni
con la Destra e la Meloni,
che peraltro già si sente
“prima donna presidenteâ€.
Il Pidi, e forse ha ragione,
se ne sta all’opposizione.

Sarà Sergio Mattarella
ad estrarre la cartella
per trovare alfin l’accordo
superando il disaccordo
esistente tra i partiti
con i voti …. tripartiti,
che a nessuno è sufficiente
per avere il Presidente?
Non ci resta che aspettare:
c’è poco da profetare!

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