Ballata Postelettorale
Di Mario D'Alessandro
Dice la Costituzione,
la qual non è in discussione,
che in Italia, ogni momento,
chi comanda è il Parlamento:
niente vinti o vincitori,
deputati o senatori,
c’è chi ha preso più favori
dei sovran loro elettori,
ma se sono in maggioranza
di un governo c’è speranza.
E chi “premier” vien chiamato
solo a questo è assoggettato
e non valgon le pretese
di un governo a larghe… intese:
la maggioranza ha il potere
e chi no, resta a vedere.
Certo Sergio Mattarella,
presidente attuale in sella,
può tentar la soluzione
per salvare la Nazione,
da persone … incompetenti
presuntuose e prepotenti.
Chi dall’Euro vuol uscire
e rimettere le lire,
ma non dice la maniera
mentre ancora aspetta e spera,
come fosse un dittatore
dell’Italia già signore,
ignorando anche i trattati
da tant’anni celebrati.
Chi le tasse vuol tagliare
ma non dice come fare,
e propon la “tassa piatta”
come fosse cosa fatta;
chi lavoro vuol creare
ma non sa dove parare.
Qui si credono … statisti,
ma son sol degli… arrivisti.
La Camera vuol Di Maio
senza scranno, con la sdraio,
mentre ancora nel Senato
non si trova un candidato,
ma tra chiacchiere e notizie
si avran presto altre primizie.
C’è chi attende il primo aprile
per un … pesce nel barile
o che esca da un bell’uovo
un governo forte e nuovo...
Il Di Maio e il buon Salvini
parlan coi telefonini,
forse san che il faccia a faccia
porti a qualche parolaccia,
come quelle giĂ sentite
nei comizi e in qualche lite.
Un’idea c’è generale
sulla legge elettorale,
che in gran parte l’han votato
ma l’han già dimenticato:
un governo voglion fare
per poterla ora cambiare,
e se avvien tale portento
poi l’approva il Parlamento?
Se non c’è la maggioranza
ricomincia ancor la danza?
Ah, l’Italia ha proprio l’arte
del giochetto di tre carte.
Cinque stelle, che disastro,
a noi basta solo un … astro.