#214 - 24 marzo 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Religione

letter@perta

La corona e il mantello

Pasqua 2018

di Dante Fasciolo

« I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: "Salve, re dei Giudei!". E gli davano schiaffi. »

la corona e il mantello

In duecento, forse più, ti circondano nel pretorio,
una dura canna batte sul tuo capo.
Spogliato, ecco la flagellazione, ma solo delle tue carni,
perché il tuo animo non subisce violenze, né produce rancori o vendette.
La frusta che brucia, firma un patto d’amore per gli uomini.
Venuto sulla terra per questa missione,
ora vedi in questi soldati lo specchio della società di tutti i tempi.

Colpo dopo colpo, scherno dopo scherno,
scorre lentamente davanti ai tuoi occhi l’intera storia dell’umanità:
guardi quei volti accaniti senza ragione e leggi fino in fondo all’anima
questi uomini che ti umiliano, uno ad uno.
Penetri nei più reconditi nodi che legano i turpi sussulti del cuore,
e leggi con occhi misericordiosi le contraddizioni del mondo.

Sono senza amore le parole che rimbombano al tuo orecchio,
e leggi il disprezzo di chi con fruste e bastoni
si accanisce sulla sublime debolezza della tua carne
e si fa forte e invincibile di fronte alla tenerezza del tuo sguardo lontano…

… già vedi le secolari fisionomie dell’ipocrisia di chi afferma di rispettarti,
e penetrano di nuovo le tue carni le spine di false corone
che gli uomini del potere, della violenza, dell’avidità, del profitto hanno già pronte
nascoste sotto il nuovo mantello di porpora,
simile a quello che ora ti fa “Re dei Giudeiâ€,
per uno scherno che il mondo perpetua.
Già vedi la strumentalizzazione della tua missione e della tua parola
tra superstizioni e profanazioni, corruzioni ed empietà.
E il monito di Isaia, dall’abisso dei tempi, rivela il Salvatore:
il Dio che si fa uomo del dolore,
testimone della nostra infermità e del nostro peccato.

“Ecce Homo†:
una corona di spine da contrapporre alle tante corone di superbia,
un mantello scarlatto, per coprire le metastasi delle nostre vergogne.

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