Zapping
Frammenti semiseri di cronaca televisiva
di Luigi Capano
Su Rai Yoyo danno ogni sera Masha e Orso, un simpatico cartone animato di provenienza russa.
Protagonisti la piccola Masha, una bambina tanto pestifera quanto creativa e il suo affezionato e paterno amico Orso, dall’indole schiva e paziente.
Con infantile godimento indugiamo sulle loro piccole storie che – come tutti i cartoni animati di qualità - hanno il raro pregio di portarci d’un balzo in un’auratica dimensione extra-ordinaria a condividere con le creature elementari che la popolano tante piccole, irreali avventure animiche. Come ben sapeva il geniale teosofo Walt Disney, illustre pioniere del film d’animazione.
Se girovaghiamo tra gli altri canali ci imbattiamo con molta facilità – di questi tempi – in tribune elettorali più o meno infervorate, più o meno prolisse. Fra poco – a marzo - si va al voto e i candidati più in vista si danno da fare, fanno il loro mestiere, ovviamente. Se le danno anche di santa ragione, ma a distanza questa volta: almeno finora, nessun confronto diretto tra i vari leader. Peccato perché un sano confronto-scontro sarebbe stato democraticamente più utile ai fini di una più consapevole decisione finale.
Sembra che i comizi che un tempo spesso riempivano le piazze - ricordiamo, a Roma, quelli di Berlinguer a Piazza San Giovanni e di Almirante a Piazza del Popolo – oggi trovino un più sicuro ostello nella dimensione virtuale della scatola televisiva. Si avvicendano così sotto i nostri occhi distratti i leader del momento: Berlusconi, Di Maio, Renzi, Salvini, Grasso, Meloni, ci incalzano ogni giorno con proposte, promesse, esplicite richieste di voto per il bene del paese. Sembrano tutti piuttosto in forma, in verità, e tutti a loro modo convincenti.
Abbiamo colto più volte – e non senza sorpresa- il candidato Renzi ad arringare gli astanti con corrivi proclami antifascisti che credevamo ormai non più proponibili.”Noi ribadiamo con forza che siamo orgogliosamente antifascisti e che questo paese è orgogliosamente antifascista” e poi ancora “ Il nazifascismo è stato il male assoluto...chi non è antifascista non è degno di far parte della comunità democratica italiana”. Ci permettiamo una breve chiosa alle parole alate dell’ex presidente del Consiglio: la locuzione “male assoluto”, di indubbio valore emotivo, sul piano speculativo è un grossolano errore dato che l’assoluto non attiene all’umano.
Per di più non è privo di pericolo mettere in circolo certe espressioni che relegano la vittima di turno ai margini dell’umanità. “Il male assoluto” fino ad ora riferito al nazismo, viene esteso da un baldo politico, in questo caso avventato, anche al fascismo.
A chi toccherà in futuro? A chi tocca nun se ‘ngrugna, direbbe Pasquino.
Quanta noia ci comunicano questi nostri politici che sempre più spesso sentiamo affini ai televenditori ed ai disturbatori telefonici!
Mettiamo lestamente mano al telecomando e ci tuffiamo giulivi in una nuova puntata di Masha e Orso.