Una sollecitazione dal giornale settimanale siciliano
Da solfatare a musei
Di Giacomo Lisacchi
Trent’anni è l’arco di tempo di una generazione e mezza. È passata cioè una generazione e mezza da quando, con la Legge regionale n. 34 dell’8 novembre 1988, la Regione siciliana decretò la dismissione del settore zolfifero con la chiusura di tutte le miniere, dopo oltre un secolo di questa attività.
Nel frattempo, dal 1988 ad oggi, sono
nati, cresciuti e diventati giovani donne
e uomini che non hanno mai visto partire
pullman di zolfatari, che non hanno
mai respirato nell’aria quel lieve odore
particolare di zolfo che emanavano i
vestiti e anche la pelle dei minatori.
Miniere
di zolfo che sono state dannazione
e ricchezza di questa terra e che ora si
vogliono trasformare in musei.
A questo proposito, recentemente si è svolto a Villarosa, presso l’aula consiliare di Palazzo di città, il primo convegno dell’Associazione Regionale Amici delle Miniere e dei Minatori della Sicilia, al quale hanno partecipato diversi componenti provenienti da tutta la regione. Un evento a conclusione del quale tutti i convenuti si sono dati appuntamento per un secondo incontro a Caltanissetta.
A Salvatore
Trapani, già presidente
dell’Ente parco Grottacalda
-Floristella, abbiamo chiesto
perché si stanno promuovendo
questi eventi?
“Lo scopo principale - spiega Trapani -
è quello di dare alla Sicilia una legge
regionale sui parchi minerari dismessi,
dopo quella largamente inapplicata del 1991.Nella passata legislatura sono stati
presentati i Ddl n.1029/2015 dei Deputati
regionali del M5S e n.1068/2015
dei Deputati regionali di Sicilia Futura,
riguardanti “Disposizioni per l’utilizzo
e la valorizzazione del patrimonio
minerario dismesso in Sicilia”. Con la
sopravvenuta chiusura della XVI Legislatura,
i suddetti DDL non sono stati
ne esaminati, ne votati; pertanto per “riesumarli”
è necessario richiamare il testo
dell’art.136 del Regolamento dell’Ars
che permette all’inizio di ogni legislatura
al Presidente dell’Ars di trasmettere a
ciascuna Commissione, secondo le rispettive
competenze, i disegni di legge
non esaminati nella precedente legislatura.
Pertanto, come associazione, riteniamo
necessario chiedere al nuovo presidente
dell’Ars Gianfranco Miccichè e al
nuovo presidente della Regione Nello
Musumeci di trasmettere alla competente
Commissione i disegni di legge
del M5S e di Sicilia Futura, così come
sono stati precedentemente presentati.
Questo al fine di pervenire - aggiunge
Trapani - ad una nuova legge che affidi
ai Comuni la salvaguardia della memoria
storica di ciò che resta del patrimonio
minerario dismesso della Sicilia, tra
i più grandi d’Europa, e di valorizzare
lo stesso a fini turistici e culturali.
La
trasmissione dei disegni di legge alle
compenti Commissioni dell’Ars deve
avvenire entro sei mesi dall’inizio della
legislatura che è iniziata l’11 dicembre
2017; la scadenza del termine è, dunque,
l’11 giugno del 2018.
Insomma, abbiamo poco tempo. Per
questo motivo stiamo intensificando gli
eventi ... un terzo evento
conclusivo si dovrebbe svolgere nella
sede della “Miniera-Museo di Cozzo
Disi” in provincia di Agrigento, dove si
spera che nel frattempo che l’Ars abbia
approvato una legge sui parchi minerari
dismessi”.