#210 - 10 febbraio 2018
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Pagine Preziose

I poeti del novecento

poesie come testimonianza

Franco Fortini - Donzelli editore

Nel centenario della nascita di Franco Fortini torna in libreria l’antologia dei poeti italiani del Novecento, un’opera che oggi può essere considerata un classico: a quarant’anni dalla prima edizione, intatte sono la ricchezza e la profondità della scrittura e dell’analisi.

Non si tratta, tuttavia, solo di un’antologia, ma di un originale studio critico che è insieme saggio, commento penetrante, giudizio di valore; un testo che ha contribuito a una nuova lettura della poesia del secolo.
I poeti italiani sono presentati al di là dell’appartenenza a gruppi e schieramenti letterari; ne emergono così le peculiarità e i cortocircuiti prodotti dall’incontro con la realtà.

La poesia è pensata nella sua singolarità espressiva e, simultaneamente, nel suo essere allegoria delle torsioni della storia e dell’esistenza: l’umanissima nevrosi di Saba, la poesia come salvezza di Montale, la reticenza e la volontà di dialogo di Sereni, la disperata voracità di Pasolini, l’alta eloquenza di Zanzotto.

Attraverso una scrittura densa e asciutta, sostenuta da una risoluta finalità didattica, trapela, come scrive Pier Vincenzo Mengaldo nel saggio introduttivo, «una concezione di tipo religioso del poeta come testimone e martire», e della poesia come «opposizione, alternativa e utopia». È possibile, conclude lo stesso Fortini congedando la sua antologia, «che la proposta di esistenza che la poesia lirica del Novecento ha formulata sia oscurata da altre forme letterarie e da altri modi di essere e di voler essere». E tuttavia a quella poesia resta il merito di aver anticipato, interpretato, o addirittura dettato, con una straordinaria forza di disperazione e tensione, «qualcosa di decisivo per il significato di questo presente».

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