#208 - 13 gennaio 2018
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Cinema

Museo Nazionale del Cinema con Fondazione Torino Musei

Torino - Palazzo Madama

Odissee

di Federica Fasciolo

Il Museo del Cinema in collaborazione con la Fondazione Torino Musei - Palazzo Madama, propone tre proiezioni nell’ambito della mostra Odissee - Diaspore, invasioni, migrazioni, viaggi e pellegrinaggi nelle due date: 15 gennaio e 19 febbraio 2018, rivolte soprattutto ad un pubblico giovane.

Il primo appuntamento è per lunedì 15 gennaio per la ricorrenza della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato: due film di Aki Kaurismäki, una delle voci più originali del cinema europeo, lucido, poetico e ironico cantore di coloro che vivono ai margini della società. Il secondo appuntamento è per martedì 6 febbraio con il film L’ordine delle cose. 15 gennaio
L’altro volto della speranza: Khaled è un rifugiato siriano che, giunto a Helsinki dopo un viaggio clandestino, chiede asilo politico. Wikström è un rappresentante di camicie che decide di tentare la fortuna al tavolo da gioco, per cambiare vita e aprire un ristorante. Le autorità rifiutano la richiesta di asilo di Khaled, che decide di rimanere nel paese illegalmente. Sarà proprio Wikström a offrirgli un letto nel suo garage e un lavoro.

Odissee

15 gennaio
Miracolo a Le Havre: Marcel Marx, ex scrittore rinomato e bohemiens, si trasferisce in esilio nella città portuale di Le Havre, dove la sua professione onorevole, ma non redditizia, di lustrascarpe gli dona la sensazione di essere più vicino alla gente. La sua esistenza si svolge tra il pub all'angolo, il suo lavoro e sua moglie Arletty, quando il destino incrocia quello un bambino africano immigrato che cerca di raggiungere la sua famiglia.

Odissee

6 febbraio
L’ordine delle cose: Corrado è un alto funzionario del Ministero degli Interni con una specializzazione in missioni internazionali legate al tema dell'immigrazione irregolare. Viene scelto per trovare in Libia degli accordi che portino a una diminuzione degli sbarchi sulle coste italiane. Le trattative non sono facili perché i contrasti all'interno della realtà libica post Gheddafi sono molto forti e le forze in campo avverse molteplici. C'è una regola precisa da rispettare: mai entrare in contatto diretto con uno dei migranti. Il regista Andrea Segre sarà presente in sala per incontrare il pubblico.

Odissee

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