#206 - 18 novembre 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Teatro

Auditorium Caterina Santa Rosa - Roma

Mai stata in Africa?

di Eva Mari

L'Associazione Culturale Artisti Naty mette in scena, con la regia di Natascia Trivini, un lavoro dal titolo "Mai stata in Africa?".

Lo spettacolo ha come figura centrale Olga, una vecchia signora, arzilla, intraprendente, che non dimostra l’età che ha, a cui piace mangiare dolci e giocare.
La vittima preferita dei suoi giochi è la figlia, alla quale poco concede in fatto di vita privata.

Mai stata in Africa?Mai stata in Africa?

Ad Elsa rimprovera di non essere riuscita a costruirsi una vita decente, di essere invecchiata troppo presto e di non saper sfruttare le occasioni che le si propongono.
Tra le due s’inserisce Iris, giovane domestica tuttofare, che riesce a mediare tra i loro opposti caratteri, ottenendo le rispettive confidenze.

Un’energica signora Olga - dunque - ed una figlia succube che incerta si muove tra il senso di colpa, l’obbligo morale ed il desiderio di libertà.

Sul palco: Natascia Trivini, Maria Giordano, Claudia Li Gregni.

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