#203 - 7 ottobre 2017
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Editoriale

Spezzatino

di Dante Fasciolo

Come ogni brava massaia sa
lo spezzatino si può cucinare in tanti modi:
con patate, con piselli, con soffritto di cipolla…
piatti con sapori e gusti diversi;
e fin qui la diversità è virtù.

Le cose cambiano se a chiedere la diversità
sono ben 27 piccole entità territoriali europee,
le quali aspirano più o meno a dividersi
dalla nazione-patria rivendicando identità propria,
e sentimento nuovo di libertà.

Un tipo di spezzatino certamente non virtuoso,
semmai, ammantato di una buona dose di ipocrisia
laddove si vuol far credere che identità e libertà
siano i due motori che spingono la divisione,
mentre resta nell’ombra la verità vera.

Salvo sparute schiere di persone
che alle presunte identità credono,
nella maggior parte della popolazione ribelle
la verità vera ha altri nomi:
economia, benessere, denaro.

Sono questi tre i motorini che fanno testo
e si sa che è facile far credere che sia giusto
tenere fermo il sistema, tenere ben stretto il benessere,
accumulare e conservare ad ogni costo il denaro…
alzare nuovi muri da chiamare indipendenza.

In tempi in cui si richiede massima collaborazione
tra stati, nazioni, popoli e governi,
qualcuno pensa a disfare il gomitolo dell’Unione
e la politica politicante inzuppa il pane
nel nuovo spezzatino-minestrone.

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