Dalla recente mostra alla galleria L'Aquario in Roma
La campagna senese
Nelle immagini di Giovanni Crescimanni
di Cinzia Folcarelli
Nelle opere di Giovanni Crescimanni ci si deve immergere completamente, solo così si riesce ad entrare nel lento fluire della sua arte, nella gestualità del movimento che accarezza i nostri sensi.
Astratto e figurativo si alternano nella sua produzione, connotata da una cifra stilistica personale e riconoscibile, che unisce la precisione dell'ingegnere alla libertà espressiva dell'artista, la forza del colore all'evanescenza delle composizioni, un'arte memore anche delle sue origini, siciliane e veneziane.
La luce riveste un ruolo importante nella pittura di Crescimanni, una luce che nasce dall'opera stessa, e accoglie lo spettatore invitandolo ad entrare in un mondo fatto di sensazioni ed emozioni.
Gesto e colore dialogano nelle opere volte all'astrazione, si confrontano, si scontrano, dando vita a composizioni presenti ed evanescenti al tempo stesso, ipnotiche, fatte di segmenti che scorrono fluidi sulla superficie della tela, diaframmi tra i luoghi raffigurati e la mente dell'artista, che ci invitano ad entrare nel suo mondo.
Piccoli tocchi di colore, tasselli di memoria si struturano in composizioni affascinanti che ci trascinano all'interno dei luoghi amati dall'artista, la campagna toscana con i caldi ocra dei campi di grano e il “tenero verde” dei prati.
Momenti e luoghi fissati nella memoria e su quaderni di appunti, acquerelli che raccontano attimi di vita vissuta e osservata che diventano segni sulla tela del fluire del tempo ... e delle sue molteplici sfaccettature. Il giorno nasce e si abbandona alla notte per per poi nascere di nuovo, i giorni si sommano ai giorni nel cerchio della vita, ma ognuno è diverso dall'altro, ogni volta accade qualcosa di nuovo.
Ecco allora che ogni segno è diverso dall'altro, nello scorrere del tempo ecco che lo stesso movimento acquisisce la consapevolezza necessaria per provare a raggiungere la perfezione... quella perfezione interiore propria della cultura cinese a lungo “studiata” dall'artista. Paesaggi reali ma anche paesaggi dell'anima, che Crescimanni crea ridestando ricordi e sensazioni impresse sui suoi diari di viaggio e nella sua mente, paesaggi delicati e poetici, in cui il particolare emerge dall'insieme e caratterizza l'opera.