Vicenza
Cinema di montagna
Di
Giuseppe Cocco
La nona edizione cinematografica di “Vicenza e la montagna” presenta un nutrito programma, comprensivo anche di incontri letterari e presentazione di libri. L’iniziativz è il Frutto della collaborazione tra le cinque società alpinistiche vicentine (Club Alpino Italiano, Giovane Montagna, Gruppo Alpinistico Vicentino, Società Alpinisti Vicentini a cui quest’anno si aggiunge anche l’associazione Neve e Roccia di Arcugnano), con il patrocinio del Comune di Vicenza e la collaborazione del Trento Film Festival.
Come tradizione, verranno proposte quattro serate di film di montagna, cercando di toccare tutte le sfaccettature di questo incantevole mondo. Con il consueto format, si alterneranno a queste proiezioni, tre incontri letterari in collaborazione con la Libreria Galla che ospiterà, per tutta la durata della manifestazione, la mostra Dolomiti Art Rock con una visione particolare e “microscopica” delle rocce con cui gli appassionati di montagna si rapportano nelle proprie uscite.
Tra le pellicole, è opportuno segnalare:
Dhaulagiri ascenso a la Montana Blanca
di Cristian Harbaruk e Guillermo Glass - Argentina, 2016 (73’)
Quattro amici argentini, Guillermo, Christian, Sebastián e Darío, decidono di girare un documentario che racconti la loro ascesa al Dhaulagiri.
Ma Darío muore durante il tentativo di raggiungere la vetta in solitaria. Una volta rientrati, Guillermo inizierà a documentare un secondo viaggio, che lo porterà sulle tracce dei suoi compagni di spedizione nel tentativo di rielaborare le domande che hanno continuato a tormentarlo dal giorno dell’incidente e in particolare le scelte che li hanno portati troppo vicino al limite estremo.
The White Maze
di Matthias Mayr - Austria, 2016 (52’)
Al termine di un intero anno trascorso ad organizzare, programmare e immaginare possibili scenari avventurosi, Matthias Hauni Haunholder e Matthias Mayr decidono di partire per la loro missione impossibile: essere i primi a sciare sul Monte Pobeda, la cima più alta della Siberia orientale.
Il film ha ricevuto il premio Mario Bello dal Centro di Cinematogra a e Cineteca del Club Alpino Italiano al Trento Filmfestival 2017.
When the Mountains Were Wild
di Johannes Hoffman - Albania-Austria, 2015 (19’)
Un gruppo di cinque amici sciatori, snowboarder e filmmaker si mette in viaggio a bordo di un furgoncino alla ricerca del lato selvaggio nella Valle della Valbona dei Balcani.
Prima di raggiungere la loro meta, in Albania, avranno occasione di passare attraverso i paesaggi che furono teatro delle guerre jugoslave. Tra mappe vaghe e tempeste di neve, i ragazzi si ritrovano nel cuore di queste montagne a raccontare un meraviglioso viaggio.
Annapurna III Unclimbed
di Jochen Schmoll - Nepal-Austria, 2016 (13’)
La documentazione di una spedizione sull’Annapurna III guidata da David Lama insieme agli scalatori austriaci Hansjörg Auer e Alex Blümel.
Nel corso di cinque settimane tenteranno di risolvere uno dei grandi dilemmi dell’alpinismo: la via che risale la cresta sud-est dell’Annapurna III.
Oltre il confine - la storia di Ettore Castiglioni
di Andrea Azzetti e Federico Massa - Italia-Svizzera, 2017 (66’)
Marco Albino Ferrari ripercorre le tappe salienti della vita dell’alpinista Ettore Castiglioni e cerca di svelare il mistero della sua morte. Ad accompagnarlo, la voce del diario dell’alpinista, che riporta le sue angosce e le sue speranze.
Il film documentario divulga la storia bellissima e troppo a lungo misconosciuta, dell’alpinista anti fascista con lo smisurato amore non solo per la montagna ma anche per la libertà. Da Milano a una cabinovia che sale verso la montagna, da una caserma in abbandono a una baita nascosta che fu il luogo in cui si rifugiò dopo l’8 settembre e dove fece vita da partigiano.
Sfruttando la sua conoscenza del territorio, Castiglioni diventa una sorta di primula rossa della guerra in montagna e la sua ragione di vita diventa condurre alla salvezza le famiglie dei perseguitati.