#200 - 9 settembre 2017
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrŕ in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerŕ il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchč ti morde un lupo, pazienza; quel che secca č quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport č l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte č costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista č colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Ambiente

Il Movimento Azzurro per la Giornata per la Difesa del Creato

Modica - (Ragusa)

Il Viaggio

Il Racconto dei protagonisti si fa Storia

Hanno parlato le personalitĂ  conosciute dal pubblico, hanno detto la loro sui tempi proposti dall'incontro, hanno indicato criticitĂ , strategie, soluzioni, hanno ipotizzato il "Viaggio" dell'uomo lungo le rotte del presente...ora tocca agli "sconosciuti"...meglio, agli anonimi, coloro che "viaggiano" in silenzio, coloro che seguono sul filo della speranza quel sottile sentiero che si chiama vita.

Il racconto si fa storia, propedeutica per migliaia e migliaia di giovani in cerca di un "viaggio" possibile, dentro se stessi ora... confuso nella mente, tumultuoso nel cuore...ardentemente desideroso di misurarsi con la concretezza del tempo.
5 testimoni hanno raccontato il “viaggio”, ovvero il percorso di vita che li ha profondamente segnati. 5 testimonianze molto diverse tra loro, ma talmente toccanti da far emozionare ciascuno dei presenti.

Inizia Padre Vittorio, missionario da 20 anni in Africa. “Vado lì a spolverare piccole stelle che possono così rilucere” racconta con la voce rotta, mentre si susseguono i suoi ricordi di questi anni belli e difficili.

Poi è la volta di Tijani. “Vengo dal Mali, il mio viaggio è durato due mesi durante i quali non ho mangiato normalmente, non ho dormito non avevo alcuna comodità. Ma ero con i miei amici e la mia compagna e questo mi dava forza. Ma il viaggio è stato terribile e i miei amici e la mia compagna non ce l’hanno fatta. Sono arrivato a Pozzallo da solo…”

Patrizia Roccaro racconta il suo viaggio nel dolore e nella disperazione che fortunatamente sfocia nell’amore. “Per la mia Martina abbiamo provato di tutto dalle cure mediche al pellegrinaggio a Medjugorie, ma la piccola Martina è volata via. Rabbia, dolore e frustrazione mi stavano consumando, quando ho capito che quel dolore era destinato a generare frutti magnifici e infatti è arrivato nella nostra vita Dimba, ragazzo meraviglioso che aveva bisogno di una famiglia.”

E' il turno di Marisa Scivoletto lei divide il tempo che le è stato riservato con i “suoi ragazzi”. Marisa è capo scout e racconta come vivere lo scoutismo sia un viaggio. I giovani scout che sono con lei lanciano messaggi di speranza per un miglior futuro per Madre Terra.

Ultima a parlare è la giovanissima Laura Giurdanella.
“Quando sono partita per andare a studiare in Francia, ho sentito recidere il cordone ombelicale con la mia famiglia. Da adesso dovevo farcela da sola”. La voce trema un po’, ma prosegue raccontando la propria conseguente crescita morale dovuta anche alla vicinanza in questa esperienza di altri giovani che venivano da ogni parte d’Europa e che si trovavano lì nella sua stessa condizione d’animo.

Ogni testimonianza era preannunciata da un brano o una poesia letta dalla bravissima Elisa Giurdanella che insieme con la sorella Laura sono state le ideatrici e organizzatrici di questo evento serale.
Le testimonianze erano inoltre sottolineate dalla musica di due bravissimi giovani artisti che suonavano la fisarmonica ed il violino, Gianni Amore e Maria Ausilia Cannizzaro.
Con i saluti finali e l’auspicio che questi eventi rendano ciascuno di noi un miglior Custode del Creato, si è concluso l'incontro promosso dall'Ecosezione Cava d'Ispica del Movimento Azzurro di Modica: "Viaggiatori sulla Terra di Dio" per celebrare la Giornata per il Creato.
Tanta stanchezza, ma anche tanta soddisfazione nel vedere i visi soddisfatti dei presenti e nel ricevere le loro congratulazioni per la freschezza con cui gli eventi sono stati pensati e proposti.

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