In occasione della Giornata Mondiale del Creato - 1 settembre
L'Arca di Noè
di Dante Fasciolo
Fu un grande sforzo quello di Noè
nel radunare nella sua arca, oltre all’uomo,
tutte le altre specie animali
per preservarne continuità e dignità;
quest’ultima, soprattutto, lo scopo principale:
riconoscere cittadinanza e dignità
ad ogni essere vivente presente sulla terra.
Secoli di storia dell’uomo
hanno affievolito e perduto il segno,
e i nostri giorni registrano cronache
degne di infinita commiserazione
per lo scempio che si compie impunito
a danno degli animali, vicini o lontani,
al nostro immediato bisogno.
Non parliamo solo di polli in batteria,
di vitelli alla catena, di maiali ammassati in gabbia...
parliamo di carcasse abbandonate di elefanti
privati delle loro zanne d’avorio,
di leoni, tigri, leopardi, volpi, foche…
animali sterminati in massa per le loro pelli:
divani, pellicce, scendiletti, scarpe e cinghie varie.
Qui nella regione Trentino-Alto Adige
dove mi trovo, un altro colpo al cuore…
Orso Kj2 è stato abbattuto con sicumera:
“Gli animali pericolosi vanno abbattuti”
è stata la giustificazione delle istituzioni,
non una parola per sottolineare le colpe
dell’animale-uomo che ha tolto spazio e vita.
Le cronache sono piene di gesti assassini
di uomini-animali, ma riconosciamo loro dignità di vita,
perché l’istituzione non può uccidere…
però questa dignità la neghiamo agli animali-animali
dimenticando che proprio qui nel Trentino
San Romedio ammaestrò e cavalcò l’Orso;
e dimenticando l’onore e la regola che Noè
volle dare a tutti i viventi nel nome di un diritto universale.