Accademia Kronos ha il suo know how sperimentato con successo
per evitare il futuro altri disastri al nostro patrimonio forestale
Incendi boschivi
Da una nota di Filippo Mariani
Il problema degli incendi boschivi, in Italia, ha assunto dimensioni davvero drammatiche.
La colpa principale è l’anomalo caldo africano che non dà tregua al bacino del Mediterraneo da oltre un mese. Caldo, siccità prolungata, vento e mani di criminali sono “l’Armageddon” dell’ambiente.
Già alla data 15 luglio, abbiamo superato in ettari verdi percorsi dal fuoco quelli registrati nei 12 mesi dello scorso anno.
C’è da dire che un incendio di foresta oltre che a denudare il suolo rendendolo vulnerabile all’erosione e all’impoverimento di materiale organico, nonché alla stabilità dei terreni in pendenza, determina un acceleramento verso l’effetto serra. Infatti si immettono in atmosfera grandi quantità di gas serra in particolare la CO2 e poi il particolato, elementi questi alla base del riscaldamento globale.
Oltre a ciò una foresta andata in fumo non è più in grado di assorbire i gas serra in atmosfera.
Nell’ultimo decennio in Italia a causa di incendi estivi abbiamo perso più di 500.000 ettari di bosco. Purtroppo l’azione di rimboschimento e di ricostruzione boschiva non è riuscita a compensare tale perdita.
Il problema degli incendi di foresta in genere questa estate ha raggiunto un livello da apocalisse mondiale, si perché incendi devastanti stanno interessando tutta la California, L’Australia e in Europa il Portogallo, la Spagna e la Grecia. I cambiamenti climatici e l’aumento della temperatura terrestre sono ingredienti che non perdonano.
Il problema non va sottovalutato né spostato a data da destinarsi, è necessario attivare subito gli accordi sul clima di Parigi.
Questa situazione drammatica forse, lo speriamo tutti, farà si che Donald Trump possa ravvedersi e non dare più ascolto ai petrolieri e agli stupratori dell’ambiente naturale del suo Paese, e, quindi, desistere dal suo atteggiamento anti-ambientalista.
Ma intanto in Italia cosa possiamo fare?
Ogni volta che c’è un disastro o un problema vasto come questo degli incendi boschivi si invocano solo soluzioni economiche: “servono più soldi, investimenti economici, ecc., ecc.” - Ma dove le troviamo queste risorse economiche nel momento che il nostro Paese rasenta il fallimento? Le soluzioni al di là dei contributi economici salvatori dei nostri boschi, stanno nell’organizzazione e nel controllo capillare del territorio e nella coscienza degli stessi italiani. Servono leggi più severe che riconoscano che chi brucia un bosco commette un crimine non contro lo Stato, ma contro tutta l’Umanità e poi una operazione scientificamente funzionante sulla prevenzione.
Accademia Kronos ha acquisito in oltre 40 anni un bagaglio di esperienze nel settore della difesa attiva dei boschi di tutto rilievo, tale esperienza oggi potrebbe rappresentare un contributo per la prossima estate per pianificare interventi sul territorio sul modello dei campi antincendio dell’Argentario, già rivelatisi particolarmente efficaci.
Speriamo che con il ***Comando Centrale dei Carabinieri-forestali si possa tornare a collaborare come nel passato, è ciò che auspica l'Accademia Kronos per tornare ad essere parte attiva nella prevenzione e lotta agli incendi boschivi.
Una proposta in tal senso, sarà tra giorni inoltrata al Ministero dell’Ambiente.