Una iniziativa dell'Associazione Segnavento
Museo Africano - Verona
Filmafrica 2017
In collaborazione con Fondazione Nigrizia e Acse
Da più di un secolo l’Africa entra in Europa dalla porta principale: l’Arte. Danza, Musica, Scultura, Arti visive, hanno portato -in tempi diversi- linfa nuova in momenti di stasi. Il cinema africano invece… “sta arrivando” e la cinematografia europea (più la critica che la distribuzione…) guarda ai nuovi linguaggi proposti da registi africani, alcuni definiti i “registi della diaspora nera”, che vivono e lavorano a cavallo tra due o più continenti e che insistono affinché la loro cinematografia non sia per forza affiancata all’aggettivo “africana”, ma venga invece considerata Cinema, e basta.
Ce lo ricorda Massimiliano Troiani direttore artistico della rassegna che presenta film in anteprima assoluta accanto a pellicole che, anche se hanno già goduto di riconoscimenti e presenze in vari festival, meritano di essere ri-viste e valorizzate, proprio in considerazione del fatto che certe opere non hanno comunque vita facile nella normale distribuzione ma, anzi, non vengono proprio considerate.
Filmafrica è una iniziativa dell'Associazione Segnavento che con questa rassegna partecipa al progetto Migranti 2017 , promosso dal Ministro dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo.
Laura Fasciolo, presidente dell'Associazione Segnavento comunica la collaborazione alla rassegna della Fondazione Nigrizia e dell’ACSE, sottolineando il loro impegno di sempre, e particolarmente intenso in questo tempo in cui le questioni riferite al continente africano sono al centro dell'attenzione internazionale. Si dichiara altresì convinta che la sede dell’importante Museo Africano e del Festival di Cinema di Verona, scelto per le proiezioni, rappresenti l’ humus adatto per proporre una rassegna in cui verranno proiettati filmati (fiction, documentari e corti), in una selezione di opere molto diverse che presentano i differenti modi di narrare l’Africa (e non solo) attraverso una variegata tavolozza di stili e modalità di lavoro.
Intervenendo alla presentazione di Filmafrica, P.Venanzio Milani Vicepresidente della Fondazione Nigrizia ha ricordato come la Fondazione abbia sempre considerato la comunicazione come momento qualificante della propria attività istituzionale e reputa -appunto- la qualità del messaggio più importante della semplice divulgazione, priva di un adeguato approfondimento, propria dei linguaggi dei media del nostro tempo.
Per questo motivo La Fondazione ha accettato con convinzione di farsi partner della rassegna Filmafrica 2017, promossa dall’Associazione Segnavento, che a Verona trova un suo pubblico già naturalmente predisposto e maturato, in questi anni, grazie al Festival di Cinema Africano e alle iniziative che hanno visto l’Africa al centro delle varie sensibilità artistiche e promozionali.
Anche P.Lino Spezia Direttore ACSE - Associazione Comboniana Servizio Emigranti e Profughi ha ribadito tra gli scopi prioritari la necessità di creare e mantenere viva nella società la cultura dell’accoglienza. Crediamo - ha ripetuto con forza - che la conoscenza e la diffusione della filmografia dell’Africa (e sull’Africa) sia un mezzo importante per incrementare la sensibilità verso i problemi dell’immigrazione e per incentivare l’amicizia tra i popoli. E per questa ragione l’ACSE è dunque lieta di collaborare come partner attivo alle iniziative di Filmafrica 2017 .
domenica 16 luglio
ore 21:00 Inaugurazione
0re 21:30 Ma revolution - di Ramzi Ben Sliman (Tunisia/Francia) (80’)
Parigi, il quattordicenne Marouen finisce per caso sui giornali francesi che parlano
della primavera araba e diventa un eroe suo malgrado. In realtà quello che gli preme
è attirare l’attenzione di Sygrid. Per conquistare il suo primo amore, il ragazzo compie un
“percorso” che lo porterà alla scoperta della sua identità e del legame con le sue radici.
lunedi 17luglio
ore 21:30 Le soulier de l'Äid - di Anis Lassoued (Tunisia) (30’)
In un piccolo villaggio di campagna, un bimbo di nove anni, Nader, corre senza sosta con un’energia incredibile per vendere la pasta sfoglia della mamma, contribuendo così all'economia familiare.
In occasione della festa dell’ Äid vede in una vetrina in città delle scarpe alate, ma purtroppo
sono troppo care per le tasche del padre. Da quel momento Nader non si darà più pace…
ore 22:00 My name is Adil - di Adil Azzab, Andrea Pellizzer e Magda Rezene (Marocco-Italia)(74’)
Girato tra la campagna marocchina e Milano e realizzato con attori non professionisti, il film racconta la storia vera di Adil, un bambino che vive nella campagna del Marocco con la madre, i fratelli e il nonno capo-famiglia. Adil vuole raggiungere il padre, emigrato da anni in Italia. Si confronterà così con la durezza dell'esperienza migratoria, ma anche con esperienze che cambieranno per sempre la sua vita.
martedi 18 luglio
ore 21:30 Morbayassa - di Cheick Fantamadi Camara (Guinea Conokry) (124’)
Proiezione in omaggio al regista recentemente scomparso
Bella fa la ballerina in un cabaret a Dakar, in Senegal. Conduce una vita da prostituta, in una rete
di sfruttatori guidata da un uomo di nome Keba. La giovane donna è determinata a rintracciare sua figlia, abbandonata alla nascita diciotto anni prima, quando lei era un’adolescente già costretta al marciapiede.
mercoledi 19 luglio
ore 21:30 Bayiri la patrie - di Pierre Yameogo (Burkina Faso) Prima assoluta italiana (90’)
Costa d' Avorio: dei ribelli tentano un colpo di stato e attaccano un villaggio di emigrati burkinabè, dove abita anche Biba, una ragazza che durante i rastrellamenti e le violenze perde le tracce di sua madre. Da questo episodio si sviluppa la trama, avvincente e drammatica, del film; un racconto non lontano da quella che fu la realtà tragica dei profughi africani migranti all'interno dell'Africa stessa.
ore 23:00 Kivuto / Tamani - di Poupona Sesonga (Rwanda) (15', due cortometraggi)
Kivuto (8') - Storia di un ragazzo disabile, che i genitori tengono segregato nella sua stanza. Ma lui ha un gran desiderio di andare a scuola, essere nel mondo. Quando la porta di casa viene per caso lasciata aperta, il ragazzo prende la cartella e la divisa di suo fratello e scivola fuori.
Tamani (7') È un breve film su Ally, un giovane nero, che vuole vedere la sua innamorata, una giovane ragazza araba, ma il padre di lei non vuole. Ally, pur di avvicinare la sua innamorata, si traveste da donna e va a casa sua…
giovedi 20 luglio
ore 21:30 Immaginari in esilio: Cinque registi africani si raccontano - di Daniela Ricci
(documentario, Italia) (52’) A seguire: Incontro con la regista e Jean Odoutan
Newton Aduaka, John Akomfrah, Haile Gerima, Dani Kouyaté et Jean Odoutan sono cinque registi africani di quella che Daniela Ricci definisce la "diaspora nera". I loro percorsi artistici passano tracittà e paesi più diversi, da Parigi a Washington, passando poi da Londra a Uppsala.
Il film li segue nella loro vita quotidiana e, tramite citazioni di brani dei loro lavori, si rivelano anche
le loro diverse e complesse identità, in cerca un equilibrio fra le differenti culture entro le quali
i cinque cineasti vivono e lavorano.
venerdi 21 luglio
ore 21:30 Il pugile del duce - di Tony Saccucci (Italia) (65’)
Storia di Leone Jacovacci, straordinario pugile di calibro internazionale di origine congolese che,
a Roma, vince il titolo europeo dei pesi medi contro un altro boxeur italiano (bianco) in un incontro seguitissimo. Ma per l’Italia fascista di quegli anni, un campione “negro” è imbarazzante e non desiderato; inizierà così il declino di Leone Jacovacci.
ore 23:00 Mosonngoa (The mocked one) - di Lemohang Jeremiah Mosese (Lesotho)(20’)
Mosonngoa è una ragazza molto diversa dalle altre del suo villaggio e conosce le arti marziali dei
suoi antenati, generalmente riservate solo agli uomini. Lei terrà segreta questa sua conoscenza fino
al giorno in cui dovrà tornare a difendere la fattoria di suo padre.
sabato 22 luglio
ore 21:30 Pim-Pim Tché – toast de vie - di Jean Odoutan (Benin)(84’) Sara’ presente il regista
Chimene, bella piccola creatura, ha tutto per far girare la testa a molti.
Il suo soprannome Pim Pim-Tche, "la mia cagna" le si addice perfettamente. Virtuosa della truffa sentimentale, a diciassette anni, dopo aver ripetuto la 5° classe, aspira a passare a tutti i costi in 4° e qualificarsi per la borsa di studio. Ma prima di arrivare a questa felice meta, deve destreggiarsi per garantire una vita dignitosa alla famiglia (Prima assoluta italiana).
ore 23:00 Une place pour moi - di Clémentine Dusabenjambo (Rwanda) (21’)
In una classe di bambini c’è Elikia, una bimba albina di cinque anni emarginata dai suoi nuovi compagni a causa del colore della sua pelle e cosi, anche lei, pian piano si convince che sia un problema. La madre però non si arrende e la incoraggia a trovare il suo posto nel mondo.
Tutti i film sono sottotitolati in italiano.
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