Una proposta della Fondazione Cineteca Italiana
Spazio Oberdan - Milano
Il cinema di Antonioni
A dieci anni dalla scomparsa
di Federica Fasciolo
Dal 5 al 13 giugno presso Cinema Spazio Oberdan di Milano, Fondazione Cineteca Italiana propone, in occasione dei dieci anni dalla scomparsa (30 luglio 2007) un omaggio a Michelangelo Antonioni, uno dei massimi registi di ogni tempo e fra gli inventori della modernità cinematografica.
In programma cinque lungometraggi del grande maestro (Il deserto rosso, Professione Reporter, Zabriskie Point, Identificazione di una donna, Al di là delle nuvole), e due documentari a lui strettamente legati:
Blow Up di Blow Up (in anteprima per la città di Milano), in cui la regista Valentina De Agostinis ricostruisce la lavorazione del capolavoro omonimo del 1966,
attraverso alcuni testimoni, il percorso del regista nella Londra del 1966, durante la lavorazione del film.
Acqua e zucchero – Carlo Di Palma, i colori della vita ritratto del grande direttore della fotografia che fu sul set con Antonioni per più film.
Intervengono, tra gli altri, il suo ex assistente ai dialoghi Piers Haggard; il fotografo David Montgomery, nel cui studio Antonioni si recò per osservare da vicino le tecniche della fotografia di moda; la modella Jill Kennington, che prese parte a una delle più famose sequenze del film.
Preziosa la testimonianza dell’amica di allora, la regista e sceneggiatrice Clare Peploe, che racconta per la prima volta come avvenne l’incontro tra il regista e David Hemmings. Dell’attore, allora quasi sconosciuto, è stato ritrovato un raro e inedito filmato in cui compare nelle vesti del giovane Dylan Thomas, il ruolo in cui lo conobbe Antonioni in un piccolo teatro londinese.
Dettagli preziosi sulla Londra di allora arrivano anche da alcuni protagonisti della controcultura dei Sixties, come lo scrittore Barry Miles, fondatore della galleria-libreria “Indica” e del giornale underground «International Times». Simon Napier-Bell, l’ex manager degli Yardbirds, il gruppo rock che compare nel film, confessa in un esilarante racconto come riuscì a convincere Antonioni a scegliere la sua band a scapito degli Who.
Il documentario rivisita inoltre le principali location di Blow up, tra cui lo studio in cui furono girate le scene con Veruschka e il gruppo delle modelle, ma soprattutto il parco dove si svolgono le celebri sequenze fotografiche con David Hemmings e Vanessa Redgrave e la partita a tennis finale. Scene che rivivono grazie alle bellissime foto di scena del Fondo Antonioni delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.
Alla proiezione di giovedì 8 giugno sarà presente in sala la regista Valentina De Agostinis.
L’altro documentario che arricchisce l’omaggio al grande regista è Acqua e zucchero – Carlo Di Palma, i colori della vita, una piccola perla per chiunque ami il cinema, un film dedicato a uno dei più grandi direttori della fotografia e artisti/artigiani del nostro cinema, Carlo Di Palma, e ancora un piccolo, grande atlante del cinema mondiale. Perché con i 100 film cui ha partecipato Di Palma ha dato sguardo, pittura, sensibilità a pietre miliari della storia di quest’arte. Così il documentario ci riporta davanti a decine di capolavori, uniti dal filo rosso dello sguardo di un uomo grazie a una ricchezza di brani d’archivio davvero rara e alle testimonianze eccellenti di maestri come, fra gli latri, Wim Wenders, Woody Allen, Nikita Mikhalkov, Ken Loach, Gilles Volker, Schlöndorff, Bernardo Bertolucci, Carlo Lizzani, Giuliano Montaldo.
Di Palma iniziò giovanissimo sul set del primo film neorealista, Ossessione di Visconti, e poi del film manifesto del movimento, Roma città aperta. Sempre con Rossellini lavorò in Paisà, e con De Sica in Sciuscià e Ladri di biciclette. Insomma, le opere fondamentali del tempo.
Fu poi sul set di quello definito dal grande critico Noël Burch il primo film moderno, Cronaca di un amore di Antonioni, e con il maestro ferrarese darà colori e immagine ai primi capolavori del postmoderno: Deserto rosso e Blow up. Firmerà in seguito opere memorabili quali Divorzio all’italiana di Germi, L’armata Brancaleone e La ragazza con la pistola di Monicelli, L’assassino di Petri, La tragedia di un uomo ridicolo di Bernardo Bertolucci. Ricordiamo infine il lungo sodalizio di De Palma con Woody Allen per gli indimenticabili Hannah e le sue sorelle, Radio Days, Settembre, Misterioso omicidio a Manhattan, Alice…
Alla proiezione di martedì 6 giugno saranno presenti in sala il regista Fariborz Kamkari e la produttriceAdriana Chiesa.
5 e 10 giugno
Il deserto rosso - Infelicemente sposata e con un amante, Giuliana si dibatte in modo confuso nella crisi della sua esistenza, vuota come la città in cui vive, Ravenna. (Leone d’oro al festival di Venezia 1964.)
6 e 9 giugno
Professione reporter - David Locke, reporter di successo, lanciatissimo nella professione ma ormai sazio e annoiato dalla vita, scopre durante un viaggio di lavoro in Africa l'opportunità di ricominciare tutto daccapo: rinvenuto il cadavere di un uomo che gli somiglia, inscena la propria finta morte e assume l'identità del defunto. Mal gliene incoglie: l'uomo era un trafficante d'armi che riforniva il movimento di ribellione a un piccolo dittatore africano. David si ritrova così a essere braccato dai killer del despota, decisi a farlo fuori. (Palma d’oro al festival di Cannes 1967).
7 e 11 giugno
Zabriskie Point - Ambientata in un deserto americano, la storia d’amore, libertà e ribellione di due giovani, il cui sogno profetico è quello di veder esplodere la società borghese e capitalistica.
8 giugno
Identificazione di una donna - Niccolò è un regista alle prese con il suo prossimo film, per il quale ancora non ha una storia né il personaggio femminile che agita la sua fantasia. La ricerca professionale si mescola con la sua vita privata, nella quale entrano due giovani donne con cui Niccolò ha una relazione.
12 giugno
Al di là delle nuvole
Film in 4 episodi attraversati da un regista in cerca di luoghi giusti per un film. Dalla Romagna alla costa ligure, da Parigi alla Provenza, 4 storie di ordinari entusiasmi e conflitti amorosi.
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