FestivitÃ
di Dante Fasciolo
Questo numero del giornale
è in rete per l’intero arco delle festività .
C’è il Natale,
col suo carico di religiosità e di fede per molti;
c’è l’ultimo dell’anno,
col quale si pone fine ad ogni tristezza;
c’è il capodanno,
che aiuta a prendere quota alla speranza;
c’è l’epifania;
per la gioia dei bambini e delle famiglie
per un possibile nuovo amore per le cose semplici
uniche che possono ancora accarezzare il cuore.
Abbiamo dunque un bel gruzzolo di giorni
da vivere con serenità e leggeri di ogni pensiero,
almeno per molti di noi nel mondo occidentale.
E tuttavia, credo, che alla nostra mente
non sfugga il malessere in generale
che attanaglia la nostra esistenza
in un tempo che ormai ha perduto buona parte
dell’originale senso della vita.
Così pure non sfugge al nostro pensiero
la moltitudine che nel mondo soffre pesantemente:
manca cibo, salute, istruzione, lavoro...
e guerre tra fratelli scatenano lutti…
e tutto ciò crea fughe incontrollate.
Fuggono giovani in cerca di futuro,
uomini in cerca di lavoro,
madri in cerca di rifugi per i figli
e intere famiglie si rompono forse per sempre.
Non facciamola lunga.
Questi nostri pochi giorni di festa
non ci lascino senza memoria e senza cuore.