Dal 4 al 13 dicembre
di Dante Fasciolo
Dobbiamo riconoscere che a volte
il Cielo si distrae e sulla terra avvengono pasticci.
Ma dobbiamo anche riconoscere,
seppure in seconda battuta, che le distrazioni
il Cielo le compie di proposito.
Orbene, se quanto è successo il 4 dicembre
può sembrare frutto di una distrazione,
non bisogna dimenticare che era il tempo
della seconda domenica d’Avvento,
e come tale, invito alla riflessione nel profondo.
Non sempre i segni vanno letti così come appaiono,
il più delle volte ciò che conta è il risvolto
che serbano tra le pieghe dei frettolosi epiloghi.
Infatti, si può dire, che la presunta distrazione
ha manifestato il suo risvolto nel modo palese
così come in molti avevano pronosticato.
Il 13 dicembre, Santa Lucia ha testimoniato,
ricorderete: aveva donato i suoi occhi per amore,
ad un giovane fidanzato, ma gli occhi le erano rinati.
I primi non erano serviti molto al giovane,
forse perfino trascurati nel loro valore affettivo,
per questo chiedeva ancora i secondi:
ma la Santa Lucia glieli negò.
Se i primi occhi non furono usati per capire
e per riconoscere una possibile strada del bene,
questi secondi debbono servire a far vedere
e capire con più lungimiranza.
IL tempo trascorso dal NO del 4 dicembre
al SI alla continuità di fatto del Governo,
non è una distrazione del Cielo,
semmai il Cielo avesse voluto interferire,
e neanche un miracolo di Santa Lucia…
che ha voluto ricordarci di guardare bene
i contorni della società che ci angustiano,
e di usare gli occhi soprattutto per guardare e guidare
la responsabilità della nostra coscienza.