Dio dal cielo
Di Giuseppe Furlano
E quel giorno scendesti
come vento di scirocco
sferzando la mia pelle
facendola rabbrividire
come fosse di gelo. E non era estate
e non era inverno
ma la forza di te
a ricordarmi che sei amore.
E ti incontrai sulla mia strada
eri nello sguardo di un bambin o
e nel viale
seguivi i passi di una prostituta.
Dormivi adagiato sul cartone
di uno sporco vecchio accattone
vuoto di cibo e di speranze.
Quel giorno scendesti da quel cielo
a cui tanto ho creduto di pregare
mi hai cercato dove già sapevi
non ti vedevo e ora ti ho rivisto.
Dio del cielo tu mi sai trovare
fra i miei peccati
dentro i miei pensieri.