#172 - 12 novembre 2016
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Cinema

A margine del precedente articolo "Al cinema con il naso"

Cinema profumato

Le origini del cinema profumato

La storia del cinema e quella dei profumi s’intrecciano fin dalle origini.
È infatti del 1906 il primo tentativo di profumare una pellicola: Rose Parade fu impregnata di profumo di rose da Samuel Rothafel "Roxy" nel Forest City, il suo teatro in Pennsylvania, con dei batuffoli di cotone profumati posizionati di fronte a un ventilatore. Nel 1929, una compagnia teatrale americana chiamata Palooka Productions iniziò a girare un film interamente profumato, ma non ci sono notizie sulla sua uscita probabilmente a causa della Grande Depressione, anche se un giornalista giurò di aver sentito diversi odori nel teatro di posa. Anche il francese Arthur Meyer sviluppò un sistema di diffusione degli aromi tramite la ventilazione e lo sperimentò nel cinema New York Rialto, ma si rivelò costoso e inefficace.

Cinema profumato

C'erano due evidenti difetti nei primi tentativi della filmografia olfattiva: il rischio che il profumo fosse solo una distrazione e il fatto che le nuvole di profumo accumulate nei cinema creavano diversi problemi, perché il nostro naso ha difficoltà nel passare ad un nuovo profumo se non si è liberato delle molecole che hanno stimolato l'odore precedente.

Nel 1940 l'inventore svizzero Hans Laube inventò una macchina in grado di diffondere 32 odori diversi – incluse rose, cocco, catrame, fieno e pesche - grazie ad una rete di tubi connessi ad ogni sedile del teatro, così che gli aromi e il tempismo potessero essere regolati con più attenzione. Dopo la sua prima presentazione pubblica a New York, però, la polizia sequestrò tutto con la motivazione che un sistema simile fosse già stato brevettato negli USA.

I primi film profumati

Cinema profumato

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'industria cinematografica dovette affrontare la concorrenza della televisione, che stava rapidamente guadagnando popolarità negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Registi e industriali, per richiamare il pubblico nei teatri, decisero di tentare con alcuni folli espedienti.

Nel 1940 anche Walt Disney si cimentò nel cinema profumato, ipotizzando un Fantasia aromatizzato, ma rinunciò a causa dei costi e infine lo produsse senza odori.

Cinema profumato

Nel 1943 un cinema a Detroit proiettò The Sea Hawk (M. Curtiz) film d'avventura con Errol Flynn, che utilizzava profumi come l'odore del catrame di una nave in partenza per creare atmosfera. Anche in Boom Town (J. Conway) ogni personaggio era caratterizzato da un profumo distintivo, come il tabacco per Clark Gable o il pino per Spencer Tracy.
Negli anni Cinquanta tanti furono i geniali inventori che si scervellarono alla ricerca di una soluzione geniale: di nuovo Hans Laube, insieme a Bert Good, brevettò uno strumento per sincronizzare l'emissione di odori con le scene di un film: segnali ottici sulla pellicola attivavano una batteria di celle che generava aromi attraverso un filtro che permetteva di regolare la durata degli odori. Nel 1957 il visionario inventore e cineasta Morton Heilig creò una macchina Sensorama che proiettava pellicole in 3D insieme ad un suono stereo, aria e aromi, con l'obiettivo di creare un ambiente sensoriale immersivo. Le sue idee per aggiungere strati di stimoli sensoriali per aumentare una semplice rappresentazione cinematografica inaugurarono la strada che ci ha portato alle odierne esperienze di "realtà virtuale“.

Cinema profumato

Solo un anno più tardi, Charles Weiss presentò al New York Hotel quello che sarà poi chiamato AromaRama. Nel 1959 Hans Laube tornò alla riscossa e insieme a Michael Todd Jr, figlio del produttore Micheal Todd, lanciò un nuovo sistema di profumazione chiamato Smell-O-Vision, già collaudato nel film Around the World in Eighty Days (M. Anderson, J. Farrow ). Ma Weiss con il suo AromaRama fu più rapido e con la pellicola La muraglia cinese (C. Lizzani) li battè sul tempo.
Il New York Times, però, fece una caustica recensione dell'esperimento. Solo un mese dopo, lo Smell-O-Vision fece finalmente il suo debutto con il film The Scent of Mistery (J. Cardiff) al Cinestage di Chicago. Invece di utilizzare il sistema di ventilazione del teatro come AromaRama, Smell-O-Vision pompava da una serie di ventole poste sotto i sedili una trentina di aromi che svanivano rapidamente. La locandina del film recitava: Prima si sono mossi (1895)! Poi hanno parlato (1927)! Adesso profumano! Ma anche in questo caso le recensioni non furono postive, e così ancora una volta Laube finì per tornare in Europa senza il dolce profumo del successo...

La nascita dell’Odorama e le tecnologie avanzate

Dopo due decenni senza notizie di film aromatici, l'industria del cinema riprese la ricerca per incorporare gli odori nell'esperienza cinematografica attraverso approcci più semplici ed economici, come le Carte Odorama da grattare e annussare, usate ancora oggi.

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Nel 1981 il regista John Waters realizzò Polyester, black comedy che utilizzava una nuova esperienza personale che lui chiamò Odorama, ispirato da Smell-O-Vision. Agli spettatori venivano date delle carte da grattare e annussare che corrispondevano a momenti del film. Nel 1984 a Baltimora venne inaugurato The Sensorium, un parco a tema da 40 milioni di dollari considerato il primo vero cinema 4D: aveva infatti sedili mobili e la possibilità di aromatizzare i film, ma chiuse dopo solo sei anni, perchè non conquistò il pubblico. Secondo il suo sfortunato creatore, Gary Goddard, il parco aveva solo bisogno di alcune montagne russe, ma la gestione era stata inamovibile sul non averne.

Nel 2005 alcuni ricercatori della Università di Huelva in Spagna sviluppano XMLSmell, un protocollo in grado di trasmettere odori. Negli stessi anni, la NTT Communications lancia il suo Fragrance Communications System in Giappone, sperimentato per la prima di The New World (T. Malick) con Colin Farrell: gli spettatori provarono una serie di aromi per sottolineare il loro senso di gioia, amore e tristezza, durante le scene chiave, ma anche odori degli oggetti mostrati sullo schermo. Questa era una grande innovazione, visto che per la prima volta gli odori erano utilizzati per affiancare, e non per rappresentare una pellicola.

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Nel 2009 il primo cinema 4DX fa il suo debutto in Corea del Sud, con una tecnologia che aumenta l'esperienza cinematografica con effetti ambientali come sedili mobili, nebbia, vento e vari aromi. Il 4DX ebbe così tanto successo tra il pubblico che nel 2014 si contavano oltre 14000 sedili 4DX in 91 cinema, sparsi per 23 paesi nel mondo.

Nel 2013 lo spagnolo Raúl Porcar crea Olorama, un sistema più semplice ed economico da installare del 4DX anche se non include i sedili mobili e altri effetti. Inizialmente sviluppato per uso domestico rilascia fino a 12 aromi quasi simultaneamente da piccoli diffusori completi di cartucce profumate. Nel 2014 il 4DX fa il suo debutto a Los Angeles surclassando i cinema tradizionali.

Nel 2016 esce un documentario francese profumato, L'Odorat (K. Nguyen) che esplora la nostra relazione con gli odori attraverso la vita di una donna che ha perso il senso dell'olfatto in seguito ad un incidente. L'aromatizzazione della proiezione era supportata dalla tecnologia francese Scentys. Lo scorso marzo il 4DX fa il suo debutto a New York per Batman v Superman (Z. Snyder) con spettatori felicissimi di farsi prendere a pugni e farsi bagnare dalla pioggia

Cinema profumato

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